Sono molte le novità di questo 15esimo congresso. Innanzitutto è la terza e ultima fase, dopo le 160 assemblee zonali e i 4 congressi di federazione tappa di avvicinamento all’assise generale. Il documento “A San Marino, in Europa”, indica chiaramente come il processo di integrazione europea sia uno dei temi principali, 15 pagine che riassumono le linee guida del sindacato per i prossimi anni senza analisi, - perché non è tempo di analisi, ha detto il segretario generale, ma di andare al sodo -. Ghiotti lamenta il ritardo del Governo nell’affrontare temi importanti, che torneranno prepotentemente sul palco dell’assise: riforme istituzionali, mercato del lavoro, riforma previdenziale e sociale. “Ci siamo resi conto come l’agenda sociale manchi in quella del Governo, ha lamentato il leader Csdl. Altra novità l’elezione diretta del Segretario Generale al termine dei lavori, è stato abbassato anche il quorum per l’elezione dei delegati, 100 in più rispetto al congresso precedente per un totale di 460 su 4 mila 46 iscritti alla Csdl. E ancora il direttivo confederale salirà da 23 a 33 membri, più poteri all’assemblea dei delegati, con la possibilità di modifica dello statuto, e infine la possibilità delle auto candidature per l’elezione del Consiglio direttivo.
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