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La CSU invia al Governo e alle categorie il documento sui rinnovi

10 apr 2009
Tavolo unico
Tavolo unico
“Si deve tenere conto degli aumenti concessi nei contratti generali già firmati - sostiene la CSU - recuperare ciò che le retribuzioni hanno perso nel 2008 e salvaguardare il potere d’acquisto”.
Sul fronte delle politiche sociali il sindacato chiede un’accelerazione dell’iter per gli ammortizzatori sociali con un provvedimento stralcio che rivaluti l’indennità di disoccupazione ed estenda il diritto alla cassa integrazione anche ai settori servizi e turismo. Nel documento anche la richiesta di bloccare gli affitti delle case e delle rette per asili nido e casa di riposo.
“A chi perde il lavoro - propone la CSU - deve essere concessa la sospensione di due anni nel pagamento delle rate del mutuo”. Gli interventi di sostegno alle imprese e all’occupazione delineati dal Governo ricevono l’ok di massima dalle due confederazioni, ma i finanziamenti devono essere vincolati ad alcune condizioni: il reinvestimento in azienda degli utili di bilancio; il divieto di acquisto di beni di lusso non strumentali; un tetto massimo per le retribuzioni degli alti dirigenti. Per quel che riguarda le politiche di sviluppo la CSU ritiene si debba puntare sull’economia reale a partire dalle imprese manifatturiere che contribuiscono più di ogni altro settore alla ricchezza nazionale, ma anche sulla cosiddetta “green economy” - dando concreta attuazione alla normativa sull’efficienza e il risparmio energetico – e sul parco scientifico, approfondendone le reali potenzialità, per poi passare alla fase concreta.
Serve – a parere della CSu – anche un piano pluriennale di opere pubbliche e infrastrutture e un rilancio del commercio e del turismo sull’onda dell’ingresso di San Marino nel patrimonio mondiale dell’Unesco. Il tutto in un quadro di una reale equità fiscale. Non da escludere infine l’ipotesi di una patrimoniale che colpisca i tanti immobili inutilizzati.

Luca Salvatori

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