“Girando l’Italia ho visto imprenditori preoccupati a causa di drastici cali del fatturato; ma non c’è rassegnazione, c’è voglia di guardare avanti, di scoprire nuovi mercati”. E’ un messaggio di speranza quello lanciato da Emma Marcegaglia all’assemblea di Confindustria Rimini. “La crisi – ha detto – ha colpito duramente il cuore dell’economia italiana: il manifatturiero. Ma si intravedono segnali di miglioramento”. Un intervento articolato quello del presidente nazionale di Confindustria. “Le imprese italiane hanno investito in tecnologia, si sono espanse all’estero e – nonostante la recessione - sono quelle che hanno licenziato meno; siamo riusciti a mantenere la coesione sociale. Ma ora serve un aiuto – ha concluso la Marcegaglia – sia dalla Politica che dalle banche che devono tornare a concedere credito alle imprese sane”.
L’assemblea di Confindustria Rimini si era aperta con il saluto del nuovo sindaco di Riccione Massimo Pironi; poi la relazione di Maurizio Focchi: confermato per altri due anni alla presidenza degli industriali riminesi. Focchi ha segnalato i punti di forza del sistema economico della zona: la diffusione capillare delle imprese, la preparazione di dirigenti e maestranze, la presenza di infrastrutture quali la Fiera, la Darsena, i Parchi tematici. Potenzialità a volte limitate da una burocrazia farraginosa, da una viabilità insufficiente e dall’assenza di poli tecnologici e di ricerca. Poi i temi dell’aeroporto e della sede Universitaria, che possono fungere da volano della crescita solo se pienamente valorizzati.
Gianmarco Morosini
L’assemblea di Confindustria Rimini si era aperta con il saluto del nuovo sindaco di Riccione Massimo Pironi; poi la relazione di Maurizio Focchi: confermato per altri due anni alla presidenza degli industriali riminesi. Focchi ha segnalato i punti di forza del sistema economico della zona: la diffusione capillare delle imprese, la preparazione di dirigenti e maestranze, la presenza di infrastrutture quali la Fiera, la Darsena, i Parchi tematici. Potenzialità a volte limitate da una burocrazia farraginosa, da una viabilità insufficiente e dall’assenza di poli tecnologici e di ricerca. Poi i temi dell’aeroporto e della sede Universitaria, che possono fungere da volano della crescita solo se pienamente valorizzati.
Gianmarco Morosini
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