In un contesto difficile la risposta politica è stata adeguata ma la pandemia ha portato alla luce sfide di vecchia data che ora devono essere affrontate per assicurare una crescita sostenibile in futuro. Questa la conclusione della dichiarazione dello Staff Fmi, guidato dallo spagnolo Borja Gracia, dopo la missione annuale 'article IV' a San Marino.
Nel report preliminare, che anticipa quello definitivo dei prossimi mesi, il Fondo Monetario prevede una crescita del 5,5% nel 2021, raggiungendo il livello pre-pandemico già nei prossimi mesi e un + 3,7% l'anno prossimo. Tra i principali punti di forza il settore industriale che già a fine 2020, nell'export, aveva superato i livelli pre-covid.
L'Fmi fotografa anche un consistente aumento del debito pubblico fino al 105% del Pil mentre a fine 2019 si attestava al 32%. Un balzo originato soprattutto dal sostegno al sistema finanziario e da interventi di risposta alla pandemia, come la cassa integrazione, le moratorie e l'estensione delle scadenze fiscali. Misure cruciali, secondo il Fondo Monetario, per evitare fallimenti e licenziamenti di massa. Bene inoltre, per sostenere la ripresa, la campagna vaccinale con San Marino leader mondiale in termini di velocità e copertura. Il pagamento degli interessi del bond emesso sul mercato dei capitali è gestibile a parere dell'Fmi ma senza misure ambiziose il rifinanziamento – previsto nel 2024 – dovrà essere affrontato in una situazione di bilancio precaria.
Dunque le riforme delle entrate, delle pensioni e del lavoro. Per migliorare il clima imprenditoriale, l'Fmi incoraggia digitalizzazione e snellimento della burocrazia, proseguendo con una maggiore integrazione nell'Ue. Per quel che riguarda il sistema bancario il problema principale, secondo gli esperti di Washington, restano gli Npl e benché le recenti misure legislative, come la cartolarizzazione, siano un passo nella giusta direzione, l'attuazione dovrebbe essere eseguita evitando rischi di bilancio anche stabilendo un tetto conservativo nella garanzia pubblica.
Dichiarazione di Borja Gracia a San Marino Rtv: "Quando San Marino è stata colpita dalla pandemia la sua economia stava ancora fronteggiando le difficoltà della crisi finanziaria globale, quindi l'ha affrontata con una situazione di partenza, di fragilità. L'economia si è dimostrata tuttavia resiliente e ha dimostrato di saper resistere alla pandemia. La ripresa ora è solida e forte e questa è una notizia molto positiva. Bisogna quindi partire da questa positività per rassicurare i mercati internazionali e il paese stesso che ormai i problemi passati sono stati affrontati e San Marino si può concentrare sulle riforme che gli permetteranno un futuro migliore Se guardiamo all'anno scorso e all'anno in corso il principale punto di forza del paese è stato il settore industriale che all'inizio della pandemia ha sofferto ma non come altri settori. Poi ha ripreso la sua attività in maniera entusiasmante ed attualmente è in crescita. Ci sono due aspetti positivi che vanno segnalati per quanto riguarda quest'anno: innanzitutto il supporto fornito dal Governo che ha permesso durante la fase della pandemia di evitare chiusure aziendali e fallimenti e questo ha gettato le basi per la ripresa economica. Il secondo elemento molto importante è la campagna vaccinale che a livello di copertura è stata molto veloce ed è stata avviata prima di altri paesi. Questo ha permesso di stabilizzare l'economia e consentire quindi la ripresa. Ci sono ancora delle sfide da affrontare. Per esempio completare il pacchetto di riforme del settore bancario. Sono stati fatti molti passi in avanti ma molto resta da fare. Il secondo elemento su cui concentrarsi è rafforzare il bilancio attraverso una riforma delle entrate e una riforma pensionistica. Inoltre sul fronte strutturale bisogna supportare la produttività e per questo motivo è necessaria una riforma del lavoro. Anche l'Accordo di Associazione con l'Unione Europea potrebbe rappresentare un ulteriore passo in avanti, per migliorare il clima imprenditoriale a San Marino. Tutte le riforme aiuteranno a ridurre i rischi quando ci si presenterà nuovamente sul mercato dei capitali internazionali ed anche a migliorare i termini con cui San Marino si potrà porre per trarre maggiori benefici dal rinnovo del bond. Ma il rinnovo del bond deve essere visto come una opportunità non come la ragione per cui le riforme devono essere fatte".