“La disoccupazione continuerà a pesare a lungo sulle economie nazionali”. Lo ha detto Angel Gurria, Segretario Generale dell’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo, partecipando a Parigi ad un forum sulla crisi economica.
Nel 2010 saranno 57 milioni i disoccupati nella zona Ocse, quasi 20 milioni in più rispetto al 2008. Il tasso di disoccupazione si avvicinerà al 10%, il livello più alto dopo il 9,8% registrato nel 1970. Nell’aprile scorso era al 7,5% e alla fine del 2008 al 6,8%.
“Le precedenti recessioni, ha proseguito Gurria, ci hanno insegnato che la ripresa del mercato del lavoro tarderà molto rispetto alla ripresa della crescita”.
Ma l’Ocse lancia l’allarme sulla spesa pensionistica in Italia che nel 2005 è stata pari al 14% del Prodotto interno Lordo. Nel decennio 1995-2005 è aumentata del 23% e assorbe circa un terzo delle uscite statali complessive, quasi il doppio rispetto alla media degli altri paesi Ocse. Inoltre l’applicazione delle riforme avanza molto lentamente, sempre rispetto agli altri Paesi, e molti cambiamenti “vitali” sono stati rimandati.
Nel 2010 saranno 57 milioni i disoccupati nella zona Ocse, quasi 20 milioni in più rispetto al 2008. Il tasso di disoccupazione si avvicinerà al 10%, il livello più alto dopo il 9,8% registrato nel 1970. Nell’aprile scorso era al 7,5% e alla fine del 2008 al 6,8%.
“Le precedenti recessioni, ha proseguito Gurria, ci hanno insegnato che la ripresa del mercato del lavoro tarderà molto rispetto alla ripresa della crescita”.
Ma l’Ocse lancia l’allarme sulla spesa pensionistica in Italia che nel 2005 è stata pari al 14% del Prodotto interno Lordo. Nel decennio 1995-2005 è aumentata del 23% e assorbe circa un terzo delle uscite statali complessive, quasi il doppio rispetto alla media degli altri paesi Ocse. Inoltre l’applicazione delle riforme avanza molto lentamente, sempre rispetto agli altri Paesi, e molti cambiamenti “vitali” sono stati rimandati.
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