Infatti per il terzo anno consecutivo il Governo non aumenta l'indice per gli affitti di immobili ai privati, coerentemente con le motivazioni che avevano visto la nascita di questo strumento normativo per contenere i costi, l’inflazione e i prezzi, evitando che diventi strumento inflazionistico e di “scala mobile” attraverso i costi di impresa, riducendo l’attrattiva sammarinese per nuovi investimenti in impresa a fronte di un aumento dei costi di affitto per gli operatori.
Osla, aveva scritto su questo tema agli Ecc. mi Capitani Reggenti, alla Segreteria Istituzionale e alla Segreteria di Stato per gli Affari Interni il 17 ottobre 2012, chiedendo l’emissione del Decreto annuale che indica gli aumenti massimi possibili per i contratti di locazione con aumenti ZERO%, coerentemente con lo spirito originale della Legge 20/2/1991 n. 26, Legge 21/2/1995 n. 27, dell’Art. 4 Legge n. 89 del 31/10/1994 “Stimola la crescita imprenditoriale e diventa centro di consulenza per gli operatori economici e per i Consumatori”.
In considerazione della particolare difficoltà delle imprese che lavorano in locali in affitto siano essi commerciali, artigianali, produttivi o studi, riteniamo sia coerente non aumentare il canone di locazione degli immobili destinati ad attività professionali, imprenditoriali e sociali considerata la fase congiunturale che sta attraversando il sistema economico sammarinese, le evidenti difficoltà evidenziate da più parti che investono le imprese sammarinesi, l’inflazione reale e gli indici dei prezzi al consumo della Rep. di San Marino.
Osla chiede uno stop immediato ed effettivo all’aumento dei costi per l’impresa nella Rep. di San Marino, dove il cuneo fiscale ha perso posizioni importanti, rendendo San Marino meno attrattiva per fare impresa rispetto a paesi come Canada, Giappone, Stati Uniti, Irlanda, Australia, Svizzera, Israele, Messico, Nuova Zelanda, Cile.
Comunicato stampa
Osla, aveva scritto su questo tema agli Ecc. mi Capitani Reggenti, alla Segreteria Istituzionale e alla Segreteria di Stato per gli Affari Interni il 17 ottobre 2012, chiedendo l’emissione del Decreto annuale che indica gli aumenti massimi possibili per i contratti di locazione con aumenti ZERO%, coerentemente con lo spirito originale della Legge 20/2/1991 n. 26, Legge 21/2/1995 n. 27, dell’Art. 4 Legge n. 89 del 31/10/1994 “Stimola la crescita imprenditoriale e diventa centro di consulenza per gli operatori economici e per i Consumatori”.
In considerazione della particolare difficoltà delle imprese che lavorano in locali in affitto siano essi commerciali, artigianali, produttivi o studi, riteniamo sia coerente non aumentare il canone di locazione degli immobili destinati ad attività professionali, imprenditoriali e sociali considerata la fase congiunturale che sta attraversando il sistema economico sammarinese, le evidenti difficoltà evidenziate da più parti che investono le imprese sammarinesi, l’inflazione reale e gli indici dei prezzi al consumo della Rep. di San Marino.
Osla chiede uno stop immediato ed effettivo all’aumento dei costi per l’impresa nella Rep. di San Marino, dove il cuneo fiscale ha perso posizioni importanti, rendendo San Marino meno attrattiva per fare impresa rispetto a paesi come Canada, Giappone, Stati Uniti, Irlanda, Australia, Svizzera, Israele, Messico, Nuova Zelanda, Cile.
Comunicato stampa
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