Rotte le trattative tra la direzione SCM e il sindacato, sulla gestione della crisi e la cassa integrazione. Questa mattina i dipendenti si sono riuniti davanti allo stabilimento di Rimini per un presidio fuori dai cancelli. A provocare la rottura del confronto, secondo Cgil, Cisl e Uil, è la scelta dell’azienda di perseverare nell’idea di voler espellere dalla produzione le stesse 400 persone che, fin dall’inizio della trattativa, ha considerato esuberi strutturali, intendendo procedere con una sospensione dal lavoro a zero ore.
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