Confusione è il termine forse più ricorrente in questo momento, alla luce delle informazioni contrastanti che si rimpallano sul segreto bancario. Confusione che, per il Psd, si traduce anche nelle stesse schede riassuntive degli accordi italo-sammarinesi presentate in Consiglio e che, “oltre a non essere esaustive – fa notare Gerardo Giovagnoli – non parlano del modulo da seguire per lo sviluppo economico futuro del Paese, venendo meno uno dei capisaldi del sistema”. Di qui la necessità di aprire un dibattito nel Paese per definire modelli di sviluppo compensativi, con la presenza, sabato, di esperti chiamati a relazionare su quattro driver principali: competitività fiscale; progetti di scambio logistico fra Italia e San Marino; commercio e turismo nei centri storici; fondi d’investimento in un sistema finanziario integrato.
“San Marino – rimarca Claudio Felici – ha bisogno di firmare un accordo con l’Italia, ma solo a patto che il Paese sia consapevole del passaggio che sta compiendo”. “Tenere all’oscuro i sammarinesi non è rispettoso” – concorda Lazzaro Rossini, e trova anzi paradossale che due sole persone (i Segretari agli Esteri e alle Finanze) siano a conoscenza di quanto sta accadendo. Per questo occorre un vero dibattito. Perplessità condivise oggi anche dai rappresentanti di CSdL e Usl, nell’ambito degli incontri voluti dal Psd con le forze politiche, economiche e sociali per riallacciare i rapporti dopo il rinnovo dei vertici di partito.
Silvia Pelliccioni
“San Marino – rimarca Claudio Felici – ha bisogno di firmare un accordo con l’Italia, ma solo a patto che il Paese sia consapevole del passaggio che sta compiendo”. “Tenere all’oscuro i sammarinesi non è rispettoso” – concorda Lazzaro Rossini, e trova anzi paradossale che due sole persone (i Segretari agli Esteri e alle Finanze) siano a conoscenza di quanto sta accadendo. Per questo occorre un vero dibattito. Perplessità condivise oggi anche dai rappresentanti di CSdL e Usl, nell’ambito degli incontri voluti dal Psd con le forze politiche, economiche e sociali per riallacciare i rapporti dopo il rinnovo dei vertici di partito.
Silvia Pelliccioni
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