La Compagnia delle Opere di Rimini, nelle sue conversazioni imprenditoriali, mette a tema una sfida nel fare impresa, soprattutto in un momento di crisi: il passaggio generazionale. L’esempio di chi l’ha compiuto con successo: è la seconda generazione a guidare la Gilmar, colosso nell’abbigliamento e accessori da San Giovanni in Marignano, con i marchi Gerani e Iceberg, licenza Brooksfield, Morello e Rimondi, 100 milioni di fatturato, 430 dipendenti. Passaggio di padre in figlio: 80mila imprenditori lo segnalano come un problema, in una Italia dove il 53% delle imprese è condotta da ultrasessantenni. Dalla prima generazione, che ha creato dal nulla, forte però di un mercato ancora aperto; fino alla seconda, che vive la responsabilità verso quanto costruito dal padre, nel garantire continuità e innovazione. A guidare il passaggio non bastano i consulenti: conta la soggettività dell’imprenditore, la sua formazione e capacità, rispetto a quelle del figlio. E, dal punto di vista educativo, una sfida che chiama in ballo la libertà, tra desideri del padre e quelli del figlio. Nel video l’intervista a Paolo Gerani (Amministratore Delegato Gilmar S.p.a.)
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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