Le sintesi consegnate ai consilieri riguardano l’accordo con l’Italia in materia di collaborazione finanziaria e il protocollo di modifica alla convenzione per evitare le doppie imposizioni, firmata il 21 marzo 2002 e mai entrata in vigore per la mancata ratifica da parte dei rispettivi parlamenti.
In tema di collaborazione finanziaria c’è l’impegno per lo sviluppo e l’integrazione dei rispettivi sistemi, tutelandone la stabilità, integrità e trasparenza, prestando reciproca assistenza anche nella vigilanza dei settori bancario, finanziario e assicurativo e nel contrasto al riciclaggio con piena applicazione degli obblighi di adeguata verifica e di registrazione e conservazione dei dati. A fronte di questa collaborazione è prevista la semplificazione dell’adempimento di determinati obblighi per lo scambio di informazioni. Viene salvaguardato per banche ed enti finanziari sammarinesi l’accesso ai sistemi di pagamento dell’area euro, secondo termini e condizioni determinati dalla Banca d’Italia con il consenso della Banca Centrale Europea.
L’osservanza dell’accordo verrà valutata da una commissione mista. In contemporanea con l’entrata in vigore cesseranno di avere efficacia la convenzione valutaria del 1991 e l’atto aggiuntivo del 1994. Il protocollo di modifica alla convenzione del 2002 per evitare le doppie imposizioni allinea il testo firmato 7 anni fà, all'articolo 26 del modello Ocse 2005. Prevede condizioni di miglior favore per le società italo-sammarinesi ma a patto che ci sia un effettivo scambio di informazioni tra i due Stati. Il protocollo tratta anche la questione della residenza fiscale, ma le modalità non vengono illustrate nella sintesi diffusa. Viene precisato inoltre che il testo non contrasta con le disposizioni previste dall’accordo Ecofin del 2004 sulla tassazione dei redditi dei non residenti. Per quel che riguarda i frontalieri diverranno operative - mediante una legge ordinaria - le esenzioni da imposta in Italia di una quota del reddito lordo.
Luca Salvatori
In tema di collaborazione finanziaria c’è l’impegno per lo sviluppo e l’integrazione dei rispettivi sistemi, tutelandone la stabilità, integrità e trasparenza, prestando reciproca assistenza anche nella vigilanza dei settori bancario, finanziario e assicurativo e nel contrasto al riciclaggio con piena applicazione degli obblighi di adeguata verifica e di registrazione e conservazione dei dati. A fronte di questa collaborazione è prevista la semplificazione dell’adempimento di determinati obblighi per lo scambio di informazioni. Viene salvaguardato per banche ed enti finanziari sammarinesi l’accesso ai sistemi di pagamento dell’area euro, secondo termini e condizioni determinati dalla Banca d’Italia con il consenso della Banca Centrale Europea.
L’osservanza dell’accordo verrà valutata da una commissione mista. In contemporanea con l’entrata in vigore cesseranno di avere efficacia la convenzione valutaria del 1991 e l’atto aggiuntivo del 1994. Il protocollo di modifica alla convenzione del 2002 per evitare le doppie imposizioni allinea il testo firmato 7 anni fà, all'articolo 26 del modello Ocse 2005. Prevede condizioni di miglior favore per le società italo-sammarinesi ma a patto che ci sia un effettivo scambio di informazioni tra i due Stati. Il protocollo tratta anche la questione della residenza fiscale, ma le modalità non vengono illustrate nella sintesi diffusa. Viene precisato inoltre che il testo non contrasta con le disposizioni previste dall’accordo Ecofin del 2004 sulla tassazione dei redditi dei non residenti. Per quel che riguarda i frontalieri diverranno operative - mediante una legge ordinaria - le esenzioni da imposta in Italia di una quota del reddito lordo.
Luca Salvatori
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