Restano distanti le posizioni tra Rappresentanza sindacale aziendale di Tim San Marino e Segreteria di Stato alle Telecomunicazioni. I lavoratori del settore alimentano il botta e risposta di questi giorni accusando il Segretario Zafferani di aver presentato “cifre che non rispecchiano minimamente le dimensioni del mercato sammarinese”.
Considerando la riduzione dei prezzi al pubblico del settore mobile negli ultimi otto anni, ipotizzare ricavi per 135 milioni di euro nei prossimi 25 anni per un soggetto che opera nella vendita “all’ingrosso” significa, per la Rsa – preoccupata in particolare per la decisione di impegnare 90 milioni di euro - aver sopravvalutato o non aver considerato diversi fenomeni”. In sostanza ritengono utopico pensare di poter incassare dagli operatori concessionari circa 5,4 milioni di euro all’anno per l’affitto della rete a fronte degli alti costi che ogni operatore si troverebbe a sostenere. A certe condizioni – ribadiscono - ad ogni concessionario converrebbe realizzare la propria rete, non affittarla. E se fino ad oggi nessun operatore che non sia TIM lo ha fatto è perché le dimensioni del mercato sammarinese e le dinamiche di prezzo non consentono di poter recuperare l’investimento. Il tutto – concludono - si riassume in una sola parola: fallimento”.
Andrea Zafferani dal canto suo difende la sostenibilità dell'investimento, pianificato come già ricordato su un orizzonte temporale di 25 anni sulla base di valutazioni prudenziali: accanto ai costi per 80-90 milioni ci sono ricavi per 135 milioni. “Ma la parte degli introiti – puntualizza il Segretario alle Tlc - è stata stranamente omessa eppure è la più rilevante del progetto e tiene conto non solo del mercato sammarinese ma anche di quelli degli italiani che lavorano a San Marino e dei tanti turisti che giungono in territorio”. Si pone l'accento pure sul fatto che “AASS abbia già accantonato le necessarie risorse per avviare il progetto e realizzare l’infrastruttura e quindi nulla verrà chiesto ai cittadini”.
Inoltre, “per garantire la tutela della concorrenza e l’equilibrio del mercato, da un lato la proprietà e la gestione tecnico/economica della rete saranno in capo a due soggetti diversi, Aass e Newco; dall’altro - spiega – sarà realizzata a breve una Authority per la gestione ordinata del mercato”. Zafferani ricorda infine che Telecom, operatore presente da tempo in territorio, potrà continuare ad usare la propria rete e ad offrire servizi con la propria tecnologia. “Il Governo – assicura - intende supportarla in questo senso”.
Comunicato Sindacati Tim San Marino
Comunicato Segreteria Telecomunicazioni
Considerando la riduzione dei prezzi al pubblico del settore mobile negli ultimi otto anni, ipotizzare ricavi per 135 milioni di euro nei prossimi 25 anni per un soggetto che opera nella vendita “all’ingrosso” significa, per la Rsa – preoccupata in particolare per la decisione di impegnare 90 milioni di euro - aver sopravvalutato o non aver considerato diversi fenomeni”. In sostanza ritengono utopico pensare di poter incassare dagli operatori concessionari circa 5,4 milioni di euro all’anno per l’affitto della rete a fronte degli alti costi che ogni operatore si troverebbe a sostenere. A certe condizioni – ribadiscono - ad ogni concessionario converrebbe realizzare la propria rete, non affittarla. E se fino ad oggi nessun operatore che non sia TIM lo ha fatto è perché le dimensioni del mercato sammarinese e le dinamiche di prezzo non consentono di poter recuperare l’investimento. Il tutto – concludono - si riassume in una sola parola: fallimento”.
Andrea Zafferani dal canto suo difende la sostenibilità dell'investimento, pianificato come già ricordato su un orizzonte temporale di 25 anni sulla base di valutazioni prudenziali: accanto ai costi per 80-90 milioni ci sono ricavi per 135 milioni. “Ma la parte degli introiti – puntualizza il Segretario alle Tlc - è stata stranamente omessa eppure è la più rilevante del progetto e tiene conto non solo del mercato sammarinese ma anche di quelli degli italiani che lavorano a San Marino e dei tanti turisti che giungono in territorio”. Si pone l'accento pure sul fatto che “AASS abbia già accantonato le necessarie risorse per avviare il progetto e realizzare l’infrastruttura e quindi nulla verrà chiesto ai cittadini”.
Inoltre, “per garantire la tutela della concorrenza e l’equilibrio del mercato, da un lato la proprietà e la gestione tecnico/economica della rete saranno in capo a due soggetti diversi, Aass e Newco; dall’altro - spiega – sarà realizzata a breve una Authority per la gestione ordinata del mercato”. Zafferani ricorda infine che Telecom, operatore presente da tempo in territorio, potrà continuare ad usare la propria rete e ad offrire servizi con la propria tecnologia. “Il Governo – assicura - intende supportarla in questo senso”.
Comunicato Sindacati Tim San Marino
Comunicato Segreteria Telecomunicazioni
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