L’occupazione delle camere nelle strutture ricettive di San Marino si aggira attorno al 50%. Un risultato che l’Unione Sammarinese Operatori Turismo legge come insufficiente. Magari non del tutto inatteso visto i venti di crisi che soffiano, ma sicuramente negativo. Inutile dunque per il momento almeno, il ricorso ai pacchetti promozionali al minimo di due giorni, e in questo trend gli albergatori sperano in due cose: nei last minute e nella clemenza del meteo. “La crisi annunciata c’è, è reale -fa eco l’Unione Sammarinese dei Commercianti,- non sappiamo la capacità di spesa che ci sarà, non resta che aspettare questo primo ponte di festività, poi potremo riflettere su dati più precisi”. Intanto la Riviera romagnola si attiva per la prova generale del turismo estivo. Rispetto alla Pasqua dello scorso anno le strutture alberghiere già aperte sono più numerose. 1.400 alberghi e 97 mila camere disponibili. Gli operatori si dicono ottimisti: lo scorso anno la Pasqua è caduta prima, il 23 marzo, ed è stata caratterizzata da pessime condizioni meteo. In più le altre due occasioni di turismo tutto primaverile, il 25 aprile ed il 1 maggio, sono a ridosso del week end, una posizione golosa che garantisce appetibili occasioni per short breaks. Variabile decisiva per il movimento turistico pasquale tuttavia, anche in Riviera, quella legata al meteo. In attesa di previsioni attendibili, ecco pronte quelle che delineano il movimento turistico: tra Pasqua e Pasquetta sulla Riviera graviteranno circa 700 mila persone, tra cui l’85% escursionisti. Tra giovedì 9 e lunedì 13 aprile saranno circa 200 mila le presenze alberghiere.
Sara Bucci
Sara Bucci
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