Dall’inizio dello sciopero, a giugno, all’estensione dell’agitazione per altre tipologie di reati, con data 12 settembre, sono saltate diverse udienze, difficile quantificarle per il tribunale. Un numero che potrebbe avvicinarsi al 50%. Di fatto dopo i soli reati colposi, l’agitazione degli avvocati si è inasprita ed estesa anche ad alcune tipologie dolose. Reati contro la persona, la liberà personale, la famiglia, la moralità pubblica e la fede religiosa. Protesta che tocca anche i reati di violenza contro le donne e lo stalking, casistica in aumento, mentre lo sciopero, almeno per ora, non si è allargato ai reati contro il patrimonio. Venerdì pomeriggio nuova riunione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e Notai per decidere come proseguire lo stato di agitazione. All’interno c’è chi spinge per fare un passo indietro, ma la maggioranza sembra intenzionata ad ampliare la protesta. Forse verso il completo blocco del Palazzo di Giustizia. L’approvazione del primo pilastro previdenziale, nonostante le rassicurazioni del segretario alla sanità, ha provocato solo malumori. In più c’è da affrontare la riforma tributaria. E la voce dei cento avvocati non vuole restare inascoltata.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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