Tutto rinviato a venerdì. Si è conclusa così la riunione tra governo, sindacati, Anis e nuova proprietà della Puntoshop che si sono incontrati a Palazzo Mercuri per definire gli aspetti contrattuali e finanziari. All’incontro erano presenti anche i controllori come indicato dal decreto del tribunale.
Inoltre nel documento è stato inserito anche un altro aspetto importante, quello delle scadenze degli stupendi. Si è poi discusso dell’organigramma del personale della nuova azienda che nascerà dalle ceneri della Puntoshop. I dipendenti interessati alla riorganizzazione sono 114: 109 fanno parte della Puntoshop e 5 della Boomerang. Ed è questo il nodo più delicato della trattativa, che ha provocato anche momenti di forte tensione: stabilire quanti saranno i lavoratori che diventeranno dipendenti della nuova struttura.
Secondo il piano di rilancio presentato dalla nuova realtà aziendale la ricollocazione potrebbe interessare circa 51 persone, anche in base al pacchetto dei finanziamenti concordati con gli istituti bancari. I sindacati hanno chiesto e continuano a chiedere di aumentare il numero dei ricollocati e la riunione di venerdì, che dovrebbe risultare quella definitiva, dovrà definire quanti saranno i dipendenti che entreranno nel nuovo organigramma e quanti invece dovranno ricorre agli ammortizzatori sociali.
Myriam Simoncini
Inoltre nel documento è stato inserito anche un altro aspetto importante, quello delle scadenze degli stupendi. Si è poi discusso dell’organigramma del personale della nuova azienda che nascerà dalle ceneri della Puntoshop. I dipendenti interessati alla riorganizzazione sono 114: 109 fanno parte della Puntoshop e 5 della Boomerang. Ed è questo il nodo più delicato della trattativa, che ha provocato anche momenti di forte tensione: stabilire quanti saranno i lavoratori che diventeranno dipendenti della nuova struttura.
Secondo il piano di rilancio presentato dalla nuova realtà aziendale la ricollocazione potrebbe interessare circa 51 persone, anche in base al pacchetto dei finanziamenti concordati con gli istituti bancari. I sindacati hanno chiesto e continuano a chiedere di aumentare il numero dei ricollocati e la riunione di venerdì, che dovrebbe risultare quella definitiva, dovrà definire quanti saranno i dipendenti che entreranno nel nuovo organigramma e quanti invece dovranno ricorre agli ammortizzatori sociali.
Myriam Simoncini
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