I sette fratelli Cervi - Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore - furono torturati e poi fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia. Figli di Alcide Cervi (1875-1970) e di Genoeffa Cocconi (1876-1944), i ragazzi appartenevano a una famiglia di contadini con radicati sentimenti antifascisti. Dotati di forti convincimenti democratici, presero attivamente parte alla Resistenza e furono fatti prigionieri. La loro storia è stata raccontata, fra gli altri, dal padre. Tutti e sette i fratelli sono stati decorati con Medaglia d'argento al valor militare. A loro sono state dedicate molte vie, piazze e scuole in varie città italiane.
Alla vicenda dei Cervi Piero Calamandrei ha dedicato una famosa "Epigrafe". "Ai fratelli Cervi, alla loro Italia" è anche il titolo di una poesia di Salvatore Quasimodo.
Alla vicenda dei Cervi Piero Calamandrei ha dedicato una famosa "Epigrafe". "Ai fratelli Cervi, alla loro Italia" è anche il titolo di una poesia di Salvatore Quasimodo.
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