Il 10 dicembre 1948 fu proclamata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e nel 1950 venne indetta la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. In questa giornata, ad Oslo viene assegnato il "Premio Nobel per la pace" e a New York (ogni cinque anni) il "Premio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani".
Lo scopo della giornata è di educare e sensibilizzare tutti al rispetto dell'uomo in quanto tale e a ricordare i passi compiuti dalla società verso il rispetto di tutti gli esseri umani, contro la schiavitù e la soppressione dei diritti individuali. Non importa che tu sia uomo, donna o bambino, che tu parli cinese o tedesco, che la tua pelle sia color dell’ebano o bianca come la neve, hai dei diritti inalienabili e come tutti gli esseri umani “nasci libero ed eguale in dignità e diritti”.
La Dichiarazione universale è composta da trenta articoli che sanciscono diritti ripartiti in civili, politici, economici, sociali e culturali e che vanno dal divieto di tortura e di condizioni degradanti nelle carceri, al diritto ad un equo processo e alla presunzione di non colpevolezza, fino al diritto di cittadinanza e di libera circolazione delle persone.
Per l'occasione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato: "Il riconoscimento a livello globale che tutti gli esseri umani nascono liberi e godono di inalienabili e uguali diritti rappresenta oggi un principio che precede gli stessi ordinamenti statali. Il rispetto della dignità della persona non è, infatti, dovere esclusivo degli Stati, bensì un obbligo che interpella la coscienza di ciascuno. Tutti sono chiamati a darne quotidiana e concreta testimonianza".
Lo scopo della giornata è di educare e sensibilizzare tutti al rispetto dell'uomo in quanto tale e a ricordare i passi compiuti dalla società verso il rispetto di tutti gli esseri umani, contro la schiavitù e la soppressione dei diritti individuali. Non importa che tu sia uomo, donna o bambino, che tu parli cinese o tedesco, che la tua pelle sia color dell’ebano o bianca come la neve, hai dei diritti inalienabili e come tutti gli esseri umani “nasci libero ed eguale in dignità e diritti”.
La Dichiarazione universale è composta da trenta articoli che sanciscono diritti ripartiti in civili, politici, economici, sociali e culturali e che vanno dal divieto di tortura e di condizioni degradanti nelle carceri, al diritto ad un equo processo e alla presunzione di non colpevolezza, fino al diritto di cittadinanza e di libera circolazione delle persone.
Per l'occasione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato: "Il riconoscimento a livello globale che tutti gli esseri umani nascono liberi e godono di inalienabili e uguali diritti rappresenta oggi un principio che precede gli stessi ordinamenti statali. Il rispetto della dignità della persona non è, infatti, dovere esclusivo degli Stati, bensì un obbligo che interpella la coscienza di ciascuno. Tutti sono chiamati a darne quotidiana e concreta testimonianza".
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