Scontri e ormai abituali scene di guerriglia hanno preceduto a Montparnasse la partenza del corteo dei sindacati al quale si sono unite diverse centinaia di gilet gialli per il 1° maggio. Lanci di oggetti contro la polizia, una vera e propria nube di lacrimogeni si sono registrate ancora prima dell'avvio del corteo, da parte di black bloc e gilet gialli che erano in testa al corteo.
Inseguimenti e cariche si sono registrate nelle vie adiacenti del XIV arroondissement, mentre la gran parte del corteo si mantiene calma e pacifica. A Besancon, nell'est del paese, da una manifestazione si sono staccati circa 200 gilet gialli che - secondo la radio France Info - hanno tentato di fare irruzione nel commissariato principale della città, ma sono stati respinti. Aumenta il numero delle persone perquisite, identificate e fermate a Parigi a margine delle manifestazioni del 1 maggio, alle quali partecipano quest'anno, al fianco dei sindacati, anche i gilet gialli. Stando alla prefettura, alle 15 le persone identificate poste in stato di fermo sono 200, 12.500 le perquisizioni preventive.
È intervenuto anche il CGT, il sindacato di sinistra il cui segretario, Philippe Martinez, ha annullato oggi il punto stampa dopo essersi trovato nel cuore dei disordini prima del corteo del 1 maggio a Parigi, con i sindacati insieme ai gilet gialli e ai black bloc. La Cgt denuncia "le violenze in corso a Parigi" dove c'è stata "una repressione inaudita e senza discernimento" in seguito "alle violenze di alcuni. I nostri compagni, e il nostro segretario, si sono visti piovere gas lacrimogeni e granate assordanti". Per la CGT si tratta di una situazione "scandalosa e mai vista prima, inammissibile nella nostra democrazia".