Il gelato deve le sue origini e la sua diffusione alla tradizione italiana. Non è quindi un caso che anche il nuovo modo di gustarlo sia stato inventato da un italiano, l'emigrante Italo Marchioni. Marchigiano d'origine, ricevette negli Stati Uniti il brevetto del cono gelato il 13 dicembre 1903.
Marchioni vendeva ghiaccioli al limone nelle strade di New York, servendoli su bicchierini di vetro. L'invenzione del cono inizialmente era dovuta alla necessità di sostituire i bicchierini di vetro, che i clienti spesso non restituivano, con un contenitore usa e getta: un foglio di carta arrotolato. Dato il successo dell'invenzione il passo successivo fu quello di rendere "commestibile" il supporto, con la classica cialda a forma di cono.
La diffusione su scala industriale dei coni iniziò a partire dal 1912. Le cialde venivano arrotolate a mano prima della vendita. Solo negli anni successivi la società Nabisco, ancora oggi tra i principali produttori di biscotti e snack del mondo, creò una macchina in grado di effettuare tale operazione e permettere la vendita di coni già pronti.
Marchioni vendeva ghiaccioli al limone nelle strade di New York, servendoli su bicchierini di vetro. L'invenzione del cono inizialmente era dovuta alla necessità di sostituire i bicchierini di vetro, che i clienti spesso non restituivano, con un contenitore usa e getta: un foglio di carta arrotolato. Dato il successo dell'invenzione il passo successivo fu quello di rendere "commestibile" il supporto, con la classica cialda a forma di cono.
La diffusione su scala industriale dei coni iniziò a partire dal 1912. Le cialde venivano arrotolate a mano prima della vendita. Solo negli anni successivi la società Nabisco, ancora oggi tra i principali produttori di biscotti e snack del mondo, creò una macchina in grado di effettuare tale operazione e permettere la vendita di coni già pronti.
Riproduzione riservata ©