Un confronto diretto tra Stati Uniti e Israele a Tel Aviv: il segretario di Stato Antony Blinken ha incontrato oggi il premier Benjamin Netanyahu. Focus sulla situazione legata alla guerra a Gaza. Subito dopo, il meeting con il Gabinetto di guerra, in una giornata turbolenta sul fronte della diplomazia e dei rapporti internazionali.
Nelle ore in cui fonti palestinesi denunciano la morte di almeno otto persone in un bombardamento aereo israeliano nel sud della Striscia, il presidente turco Erdogan alza la posta, invocando l'intervento divino per “distruggere” Netanyahu. Le parole hanno provocato la forte reazione di Israele che ha richiamato il Vice ambasciatore di Ankara e, tramite il ministro degli Esteri Katz, ha affermato che Erdogan dovrebbe “vergognarsi”.
In parallelo, Egitto, Arabia Saudita, Giordania, Qatar ed Emirati Arabi chiedono allo Stato ebraico di rimuovere ogni barriera al passaggio degli aiuti umanitari verso Gaza dove, spiegano, oltre due milioni di palestinesi soffrono la carestia. Proprio nella Striscia, nelle scorse ore, l'intervento israeliano nell'ospedale Shifa. Eliminati, secondo fonti militari, “150 terroristi”, con la scoperta di armi e infrastrutture. Centinaia gli arrestati.