Record di tamponi negli Emirati Arabi Uniti che, questa settimana, hanno dichiarato di averne già effettuati oltre 220.000. La strategia del Paese, nell'affrontare l'epidemia di Coronavirus, è sempre più simile a quella seguita ad Hong Kong, a Singapore e in Corea del Sud, piuttosto che a quella portata avanti dall'Europa o dagli Stati Uniti. Il dottor Massimo Cristaldi, Chirurgo Generale e Colorettale, Consulente al Department of Health di Abu Dhabi, ci spiega come gli Emirati Arabi, da sempre attenti alle tematiche della salute pubblica, abbiano cominciato molto precocemente a contrastare il virus, quando ancora avevano pochissimi casi, ed ad attuare da subito politiche di distanziamento sociale.
Proprio la scorsa settimana è stato aperto un nuovo laboratorio in grado di elaborare decine di migliaia di test Covid-19 al giorno, prima struttura di questo genere ad operare su grande scala fuori dalla Cina, che potrebbe ricevere presto campioni dalle altre regioni del Medio Oriente, dove i contagi hanno ormai superato i 56.000. Mosse in linea anche con le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha invitato a testare il più possibile la popolazione. Proprio per questo, negli Emirati, dove i casi sono oltre 1200 si prevede una crescita dei numeri nei prossimi giorni.
Strategia, ha sottolineato il Governo, che dovrebbe accelerare la capacità del Paese di tornare, in tempi non troppo lunghi, alla quasi normalità.
Nel video l'intervista al dottor Massimo Cristaldi, Consulente al Department of Health di Abu Dhabi
Elisabetta Norzi