Sondaggi alla mano si naviga in acque ignote, dopo il cambio in corsa in Casa Dem. Sugli schermi della ABC, questa notte – alle 3 ora italiana –, il possibile punto di svolta. Quello di Filadelfia sarà infatti con ogni probabilità l'unico faccia a faccia TV fra i due rivali. Da qui la full immersion preparatoria di Kamala Harris. Novella icona liberal, ma tutto sommato ancora poco conosciuta dal grande pubblico; avendo concesso una sola intervista da front-runner. Quanto a Trump l'obiettivo sarà forse mostrarsi meno istrionico e più presidenziale.
Di certo l'attenzione del Mondo sarà su questo confronto; seppure il Cremlino ostenti indifferenza. “Non abbiamo intenzione di guardarlo”, ha tagliato corto Peskov. Difficile a credersi, visto il potenziale impatto di questa partita sul conflitto in corso. In piena escalation; con i russi che sembrano sul punto di dilagare nel Donetsk, mentre dall'altra parte parrebbe progressivamente esaurirsi la spinta propulsiva, nel Kursk, delle forze ucraine. Da qui, forse, la volontà di mantenere alto il morale del fronte interno con azioni da remoto. Nella notte un massiccio attacco con droni su varie regioni della Federazione, anche quella di Mosca; segnalati danneggiamenti ad edifici residenziali e la morte di una donna. In un simile scenario l'annunciata visita a Kiev dei capi delle diplomazie di Londra e Washington.
In conferenza stampa Blinken non ha mancato poi di soffermarsi sulla crisi mediorientale: tema sensibile anche in chiave elettorale; visto il malcontento, di parte della base Dem, per l'appoggio ad Israele dell'Amministrazione Biden. Che pare tuttavia sempre più irritata per l'andamento delle operazioni. Il Segretario di Stato ha utilizzato parole sferzanti per condannare la recente uccisione, in Cisgiordania, di una giovane attivista con cittadinanza americana e turca. Tsahal avrebbe derubricato l'accaduto a “probabile” fatto involontario. Si è dichiarato fosse invece mirato ad eliminare alti operativi di Hamas, il bombardamento su un accampamento di Khan Yunis: teorica zona umanitaria per sfollati. La fazione islamista – che ha negato la presenza di propri combattenti nell'area colpita – aveva inizialmente parlato di 40 vittime. Per poi rivedere il bilancio a 19 morti e 60 feriti. Operazione – quella di Gaza - che fa il paio con gli strike anti-Hezbollah effettuati in nottata dalle forze israeliane nel sud del Libano. Dove crescono le tensioni: il Ministro della Difesa Gallant, parlando alle truppe stanziate al confine, ha dichiarato come lo Stato Ebraico sia spostando la propria attenzione verso il fronte settentrionale. Ritenendo prossimi al completamento gli obiettivi nella Striscia.