Israele lancia il temuto attacco all'Iran, colpita una base militare nella provincia di Esfahan, nella zona centrale del Paese. Raid anche nel sud della Siria, mentre nel nord di Israele sono risuonate le sirene di allarme. Nessun danno agli impianti nucleari in Iran, come ha verificato anche l'Aiea. Teheran nega l'attacco: le esplosioni erano il suono dell'abbattimento di "oggetti volanti".
Itamar Ben Gvir, ministro israeliano della Sicurezza nazionale e leader di destra radicale, definisce "moscio" l'attacco, e fonti precisano: "E' un segnale che abbiamo la capacità di colpire all'interno del Paese". L'Iran non prevederebbe una ritorsione immediata e neppure un vertice di emergenza del Consiglio Sicurezza.
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, dopo l'attacco di Israele all'Iran "ribadisce che è giunto il momento di fermare il pericoloso ciclo di ritorsioni in Medio Oriente".