"Siamo profondamente preoccupati dal rischio di violazione dei principi dello Stato di diritto, della democrazia e dei diritti fondamentali che derivano dall'approvazione di alcune misure di emergenza". Lo scrivono 14 Paesi europei tra i quali Italia, Francia, Germania e Spagna. Tali misure "dovrebbero essere proporzionate e provvisorie". L'Ungheria ha approvato lo stato di emergenza a tempo illimitato con pieni poteri per il premier Orban.
L'espulsione del partito di Viktor Orban, Fidesz, dal Ppe. È invece quanto chiedono tredici esponenti di partiti che fanno parte dei Popolari europei, tra cui anche il premier greco Kyriakos Mitsotakis e la premier norvegese Erna Solberg, in una lettera indirizzata al presidente del Ppe Donald Tusk. "I recenti sviluppi - si legge nella missiva - hanno confermato la nostra convinzione che Fidesz, con le sue politiche attuali, non possa godere appieno dell'appartenenza al Partito popolare europeo.