Al termine del vertice dei leader Ue, il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha riferito che "l'Ucraina non ha bisogno di parole, ma di più munizioni e difesa aerea". E ha aggiunto: “Gli Stati membri lo capiscono e su questo abbiamo avuto una discussione approfondita. E ci sarà una risposta in questione di giorni e settimane, non mesi".
Intanto il G7 dei ministri delle Finanze ha ribadito il suo "pieno e convinto sostegno all'Ucraina", come riferito dal ministro italiano, Giancarlo Giorgetti. Durante il vertice, si è ribadita anche l'intenzione di usare gli asset congelati russi a sostegno di Kiev, compito definito "delicatissimo" dallo stesso Giorgetti. I Grandi Sette, inoltre, si sono anche impegnati per garantire il "massimo coordinamento su ogni futura misura che riduca la capacità dell'Iran di acquisire, produrre o trasferire armi".
Anche durante il vertice di Bruxelles si è parlato di Iran e Israele, varando nuove sanzioni nei confronti di Teheran sul fronde dei droni e dei missili.
Intanto continua la battaglia. Kiev ha colpito una base aerea russa in Crimea provocando una trentina di morti. La rappresaglia del Cremlino su un palazzo di Chernihiv; “strage di civili” secondo fonti ucraine, che parlano di almeno 17 vittime e oltre 60 feriti.
Secondo la Bbc il bilancio dei soldati russi morti in Ucraina ha superato la soglia dei 50mila: nel secondo anno di guerra il 25% in più del primo. Il network britannico parla di “strategia del tritacarne” da parte di Mosca.