Gli Hezbollah libanesi rivendicano l'attacco contro le basi militari israeliane in Alta Galilea che ha causato il ferimento di 14 soldati dello stato ebraico di cui 6 in modo grave. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato i ministri degli Esteri tedesco Annalena Baerbock e britannico David Cameron e ha ribadito che Israele si riserva il diritto all'autodifesa in seguito all'attacco missilistico e di droni iraniani.
Il comandante delle forze aeree dell'Iran “consiglia” allo stato ebraico di “non commettere alcun errore strategico” perché, dice, siamo pronti a colpirli con i bombardieri tattici supersonici russi. Duro anche il monito del presidente Raisi: “Se avessimo deciso di colpire Israele in modo più deciso, non sarebbe rimasto nulla”. Secondo i funzionari Usa, la risposta a Teheran includerà “un attacco limitato”. Il G7 trova l'intesa sulle sanzioni all'Iran. Si dovrebbe trattare di misure individuali su persone coinvolte nella catena di rifornimento di droni e missili, che è la stessa catena di comando che li fornisce alla Russia.
Nella Striscia intanto si complicano i colloqui di pace. La conferma arriva dai mediatori del Quatar: “I negoziati – dicono – si sono arenati. Stiamo attraversando una fase delicata con qualche stallo e stiamo cercando il più possibile di risolverlo". In Turchia previsto nel fine settimana l'incontro tra il leader di Hamas e il presidente turco Erdogan che in un discorso al gruppo parlamentare del suo partito ribadisce: “Lo Stato terrorista di Israele è coinvolto in azioni inumane a Gaza con il sostegno dell'Occidente senza condizioni". Israele, aggiunge, ha "superato Adolf Hitler" con le operazioni militari in corso dopo il 7 ottobre.