Le truppe di Mosca conquistano cinque villaggi tra Kharkiv e Donetsk, dopo l'annuncio di Putin che senza un accordo sulla Crimea e il Donbass “non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull’Ucraina”. Diverse esplosioni hanno nuovamente interessato la regione moldava della Transnistria, che ha messo in allerta le sue forze di sicurezza. Secondo il presidente ucraino Zelensky dietro gli attacchi ci sarebbero i servizi speciali di Mosca, mentre le autorità locali accusano Kiev. Dalla Russia annuncia di essere fuggito il vicepresidente della Gazprombank di proprietà statale, per andare a combattere a fianco delle forze ucraine.
A Zaporizhzhya missili russi hanno sorvolato a bassa quota la centrale nucleare e hanno colpito depositi di armi e munizioni forniti da Usa ed Europa, mentre l'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha parlato di livelli “anormali” di radioattività a Chernobyl, di cui oggi ricorre l'anniversario del disastro. Intanto il Papa all'udienza generale torna a lanciare un appello per la pace: “Chi può fermi la guerra”. Ma la Russia non sembra disposta ad allentare la presa: Come per Bulgaria e Polonia, la Russia dovrebbe fermare le forniture di gas a tutti i Paesi considerati "ostili", secondo quanto affermato dal presidente della Duma, la Camera bassa del parlamento. E la Banca mondiale lancia l'allarme: “La guerra provocherà il più grande shock degli ultimi 50 anni”.