Completata in poche ore la prima visita della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina - gestita dal personale tecnico ucraino, ma sotto il controllo delle forze russe - , da parte di una delegazione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). “Certo, c'è molto altro da fare. La mia squadra resta e, cosa più importante – ha commentato il direttore dell'agenzia Rafael Grossi -, stiamo stabilendo una presenza continua dell'Aiea qui”. "Continuerò a preoccuparmi per l'impianto finché non avremo una situazione più stabile, più prevedibile", afferma Grossi, sottolineando che l'integrità della centrale è stata violata più volte, "un fatto che non può continuare ad accadere". E spende parole anche sul personale ucraino che lavora nell'impianto: "Certo, sono in una situazione difficile, ma hanno un grado di professionalità incredibile. E li vedo calmi e andare avanti".
Una ispezione-lampo, dunque, che ha destato perplessità da parte dell'Ucraina. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Zelensky, ritiene "molto strano" che la missione dell'Aiea sia durata solo due ore ma si riserva di vedere il rapporto degli esperti: “È una missione che ha algoritmi specifici per studiare cosa succede al meccanismo di controllo di un'infrastruttura così complessa. C'è un pericolo per la sicurezza, pertanto è sorprendente che sia durata solo due ore. Ma l'Aiea dice che manterrà un certo numero dei suoi membri permanentemente lì. Vedremo”.
Intanto la Russia, tramite il vice ambasciatore russo al Palazzo di Vetro, Dmitry Polyanskiy, ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu per il 6 settembre sul presunto bombardamento da parte dell'Ucraina della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Per Mosca, “il regime di Kiev, con i suoi continui bombardamenti, ha tentato di far deragliare la visita della missione Aiea". Mosca ha chiesto che all'incontro intervengano anche il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e il capo dell'Aiea, Rafael Grossi.