“Il porto di Mariupol è stato liberato ed è sotto il nostro totale controllo” lo ha dichiarato nel pomeriggio il capo della repubblica separatista filo-russa di Donetsk, citato dalla Tass. La città che si affaccia sul mare di Azov è sotto assedio da oltre 40 giorni e viene considerata uno degli obiettivi prioritari dei russi. Nessuna conferma, tuttavia, da fonti ucraine, per ora. Nervi tesi, intanto, a Mosca nell'incontro tra il cancelliere austriaco Nehammer e Vladimir Putin.
Il Cremlino non ha diffuso immagini del faccia a faccia e Nehammer, all'uscita, ha dichiarato che non è stato un incontro amichevole precisando di aver detto a Putin che "le sanzioni resteranno in vigore e saranno eventualmente inasprite" ed anche che sui crimini di guerra commessi a Bucha necessità un'inchiesta internazionale.
Poche ore prima il Ministro degli Esteri Russo Lavrov aveva dichiarato che le parole dell'alto commissario Ue per la politica estera Borrell cambiano significativamente le regole del gioco. Borrell aveva parlato di una vittoria dell'Ucraina sul campo di battaglia mentre nel pomeriggio ha aggiunto che per ora non ci sarà alcun embargo del petrolio russo e ciò che fa ora la differenza sono gli aiuti militari.