Per la prima volta è stato fotografato un buco nero, al centro della galassia M87 con la massa di sei miliardi e mezzo quella del nostro Sole. Il nuovo scenario scientifico che si apre è che, da oggi, oggetti cosmici invisibili per definizione per la prima volta possono essere visti e studiati direttamente.
Al risultato, del progetto internazionale Event Horizon Telescope (Eht), l'Italia ha partecipato con Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Secondo Luciano Rezzolla, direttore dell'INFN di Francoforte, “Oggi si apre la 'prima pagina di un libro nel quale è possibile fare osservazioni sempre più accurate di questi oggetti, previsti un secolo fa da Albert Einstein”.
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