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Strage a Mosca, l'Isis-K rivendica l'attentato: oltre un centinaio le vittime

Un commando contro la folla, poi le esplosioni. Migliaia di persone a un concerto. Il ministero degli Esteri russi: «Attacco terroristico». Rinvendica il Daesh, ma restano dubbi

di Filippo Mariotti
23 mar 2024
Strage a Mosca, l'Isis-K rivendica l'attentato: oltre un centinaio le vittime

L'Isis-Khorasan (Isis-K), un gruppo terroristico affiliato all’ISIS e attivo principalmente in Afghanistan, ha rivendicato l'attacco di ieri sera al Crocus City Hall, un grande teatro situato a Krasnogorsk, nella periferia nord-occidentale di Mosca, dove si sarebbero dovuti esibire il gruppo rock Picnic.

I servizi di sicurezza russi, citati dall'agenzia Tass, dicono che almeno 115 persone sono state uccise, e che ci sono almeno 145 feriti, di cui 60 in fin di vita, secondo un bilancio ancora provvisorio. Come mostrano diversi video, un commando con persone in tuta mimetica e volto coperto - non è chiaro quanti fossero – è entrato nel complesso, che ha al suo interno un centro commerciale, un centro congressi e diversi alberghi e ristoranti, iniziando a sparare sulla folla con i mitra, anche a pochi metri di distanza. Decine di persone sono state portate in ospedale e sono stati attivati punti di raccolta del sangue per fare trasfusioni.

Secondo i media russi ci sarebbero state almeno due esplosioni, forse causati da ordigni. Inoltre si è sviluppato un grosso incendio che ha fatto collassare parte del tetto. Gli attentatori sono poi scappati e le autorità russe parlano di almeno quattro persone in fuga.

Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha definito l’attacco una “grande tragedia”. Ha poi annunciato che tutti gli eventi pubblici – culturali, sportivi o di altro tipo – previsti a Mosca nel fine settimana sono cancellati. Lo stesso hanno fatto le autorità di altre città russe come San Pietroburgo, Stavropol, Murmansk, Vologda e Kursk.

Il 7 marzo l’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca aveva reso pubblica un’allerta di sicurezza per i cittadini statunitensi in città, perché aveva ricevuto “rapporti secondo cui estremisti” avevano “piani imminenti di colpire grandi raggruppamenti di persone a Mosca, compresi concerti”. Secondo l’ambasciata questa allerta sarebbe rimasta valida per 48 ore, dunque fino al 9 di marzo. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato quello che ha definito un "attacco atroce e vile".

Il Daesh ha dunque dichiarato attraverso la propria “agenzia di stampa” Amaq che i suoi combattenti hanno attaccato alla periferia di Mosca, "uccidendo e ferendo centinaia di persone e causando grande distruzione, prima di ritirarsi nelle loro basi in sicurezza". Gli Stati Uniti hanno informazioni che confermano la rivendicazione.






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