Per la prima volta dall'inizio dell'invasione la Russia ha usato caccia-bombardieri a lungo raggio contro Mariupol. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa ucraino.
Dopo giorni di relativa tranquillità, nella Capitale sono tornate questa mattina a suonare le sirene antiaeree. Missili “Kalibr” avrebbero colpito una fabbrica di armi nella periferia. Gli attacchi aumenteranno, ha annunciato Mosca; che ieri aveva stigmatizzato i bombardamenti in territorio russo, poco oltre la frontiera: operazioni false-flag, secondo gli ucraini. Il rischio, ora, è che nel mirino finiscano i centri del potere di Kiev, come minacciato nei giorni scorsi dal Cremlino. Che deve tuttavia fare i conti con le vulnerabilità della propria macchina bellica.
Un duro colpo l'affondamento dell'ammiraglia della flotta del Mar Nero: avvenuto a seguito di un incendio provocato dall'esplosione di munizioni, ha dichiarato il Ministero della Difesa; secondo gli ucraini, invece, l'incrociatore era stato colpito da un missile anti-nave. Circostanza che il Pentagono – insolitamente cauto – ha dichiarato di non poter verificare in “modo indipendente”. Tutto ciò dopo l'approvazione da parte di Biden dell'invio di nuove armi. Spedizioni che stanno “alimentando” il conflitto e potrebbero portare a “conseguenze imprevedibili”, ha ammonito la Russia, in una nota diplomatica.
Ma il Presidente statunitense – sempre più in crisi di consensi, sul fronte interno - non intende fare marcia indietro e sta valutando l'ipotesi di volare a Kiev, per incontrare Zelensky. “Durante i 50 giorni di questa guerra – ha dichiarato quest'ultimo in un discorso alla Nazione -, l'Ucraina è diventata un eroe per tutto il mondo libero”. Si attende intanto l'inizio della decisiva battaglia campale nel Donbass. Il prologo fra le macerie di Mariupol, che sarebbe ormai completamente in mano russa. Mosca ha annunciato la conquista dell'acciaieria Ilych; l'ultimo significativo nucleo di resistenza sarebbe dunque la Azovstal, dove si prevedono combattimenti feroci. “La situazione sta precipitando”, ha dichiarato il comandante locale della Marina ucraina; che ha chiesto al governo di “sbloccare la città il prima possibile, militarmente o politicamente”.