In Ucraina, con il 90,25% delle schede scrutinate il candidato alla presidenza, il comico Vladimir Zelensky è al 73,18% rispetto al 24,49% raccolto dal presidente uscente Petro Poroshenko. Lo riporta la Commissione Elettorale. In Macedonia del Nord vanno invece al secondo turno il candidato governativo Pendarovski e la sua rivale d'opposizione conservatrice Siljanovska-Davkova.
Non sono tardate le reazioni internazionali. L'Ue, in una lettera congiunta i presidenti di Consiglio e Commissione Donald Tusk e Jean Claude Juncker, esprime "apprezzamento per il forte attaccamento alla democrazia e allo stato di diritto che gli ucraini hanno dimostrato durante il processo elettorale" e, congratulandosi con il nuovo presidente assicura "il sostegno dell'Unione alle riforme"."Il governo in Ucraina deve essere cambiato prima delle elezioni parlamentari previste per l'autunno 2019" dice invece Yulia Timoshenko, leader del partito Batkivshchyna (Patria), grande esclusa dalle elezioni presidenziali.
La Russia invece si dice pronta a giudicare il nuovo presidente "dalle sue azioni". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov sottolineando che Mosca "rispetta la scelta degli ucraini, tanto più che questa scelta è molto chiara". "Ma la legittimità di queste elezioni in generale è stata messa in discussione quando a tre milioni di cittadini ucraini che vivono in Russia è stato negato il diritto di voto", ha aggiunto, citato dalla Tass.