Livelli di radioattività nella norma a Zaporizhzhia, la centrale nucleare ucraina più grande in Europa 'sfiorata' da una serie di attacchi, alcuni registrati anche nelle ultime ore. A rassicurare sui valori di radiazioni è l'Amministrazione filo-russa che controlla l'area. Ma per l'Agenzia nucleare di Kiev sono stati danneggiati "diversi sensori di radiazioni”. Ucraina e Russia continuano ad accusarsi a vicenda, mentre arrivano appelli da più parti per uno stop alle attività armate.
A chiederlo è in primis il segretario generale dell'Onu Guterres. Prevista, per questa sera, la riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite per trattare la questione. Intanto, dal settore scientifico arriva un monito. Lo scienziato Serghiy Litvinenko, ordinario all'Università di Kharkiv, in un'intervista a Repubblica avverte che c'è il rischio di una catastrofe “europea”, perché gli attacchi potrebbero danneggiare l'impianto fino a far fuoriuscire materiale radioattivo.
Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba riferisce di aver inviato all'Agenzia internazionale per l'energia atomica. e all'Onu prove delle violazioni dei principi di sicurezza nucleare nell'impianto da parte delle forze di Mosca, chiedendo l'invio urgente di una missione internazionale. L'idea di una zona demilitarizzata ha già ottenuto l'appoggio degli Stati Uniti. Sul campo ancora raid. Almeno 13 persone sono morte, secondo fonti ucraine, dopo un bombardamento russo con missili nella zona di Nikopol. Altre sei vittime in un attacco nel Donbass. La tensione non accenna a diminuire neanche in Asia, con la Cina che continua a lanciare avvertimenti a Taiwan. L'Ambasciatore cinese in Australia ha ribadito che Pechino userà “tutti i mezzi necessari”, anche militari, per la “riunificazione”.