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USA: gara a due alle Primarie repubblicane dopo la rinuncia di DeSantis. Domani si vota in New Hampshire

I sondaggi danno Trump nettamente avanti rispetto ad Haley. Ricorrente in campagna elettorale il dossier ucraino. Mosca accusa Kiev di “terrorismo” per la strage di ieri al mercato di Donetsk

22 gen 2024

Fino a qualche tempo fa era considerato l'astro nascente del Grand Old Party; poi il passo indietro, alla vigilia del voto in New Hampshire. Per Ron DeSantis, evidentemente, la consapevolezza di non avere alcuna chance in queste Primarie; da qui l'endorsement a Donald Trump. Piuttosto indicativo come in queste ore si dibatta non poco su chi possa essere il vice dell'ex Presidente; come se i giochi fossero fatti, e non siano che un dettaglio le prossime tappe delle Primarie repubblicane. A partire da quella di domani, dove il miliardario newyorkese è dato dai sondaggi in vantaggio di 11 punti percentuali sull'ultima sfidante rimasta in gara. Nikki Haley, che da una parte avanza dubbi sulla “stabilità mentale” del frontrunner, dopo alcune gaffe; dall'altra auspica l'appoggio dei sostenitori di DeSantis, in nome di un “cambio generazionale”. Senonché – al netto del dato anagrafico – sarebbe proprio il conservatorismo classico incarnato dalla ex ambasciatrice all'ONU, l'elemento visto come fumo negli occhi da una parte significativa della base GoP.

A quanto pare più vicina alla postura isolazionista, in politica estera, di Trump; che sostiene di poter porre termine al conflitto russo-ucraino “ancor prima di entrare in carica”. Senonché lo stesso Cremlino fa sapere di non avere alcuna idea di come l'ex Presidente intenda farlo. Eventuale rielezione che probabilmente agita i decisori di Kiev. “Non possiamo permetterci di essere stanchi della guerra”, ha sottolineato Zelensky; dopo che polemiche e dissidi interni avevano accompagnato gli annunci di una massiccia mobilitazione. Fase di estrema complessità per il Paese aggredito; sul campo una pressione continua – sull'intero fronte – delle forze di Mosca. Nessuna manovra di ampio respiro, bensì piccoli avanzamenti; preceduti dal costante martellamento di artiglieria e droni.

Dalla oblast di Kharkiv ad Avdiivka: dove pare si combatta già casa per casa. Guerra totale, con quotidiani attacchi in profondità, da una parte e dall'altra. Paiono piuttosto efficaci, quelli ucraini, contro terminal gasieri e depositi di petrolio in Russia. Nel mirino anche le regioni occupate. Dura la reazione di Mosca al bombardamento di ieri su un mercato di Donetsk; che avrebbe provocato la morte di almeno 25 persone. “Un mostruoso atto di terrorismo”, è stato detto; puntando il dito contro Kiev. Che dall'altra parte denuncia continui attacchi contro obiettivi civili. Bruxelles ribadisce intanto il proprio appoggio all'Ucraina. “Il 2024” diventerà l'anno in cui “prevarrà”, ha dichiarato l'Alto Rappresentante Borrell, in occasione del Consiglio Affari Esteri.





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