L'Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) non nasconde la preoccupazione per le sorti della centrale nucleare di Zaporizhzhia. La missione si è conclusa con un rapporto di 52 pagine in cui, in sostanza, si chiede alle parti in guerra di cessare il conflitto armato per mettere subito in sicurezza l’area. L'Aiea parla chiaramente di una “situazione insostenibile”. “C’è un urgente bisogno di misure provvisorie per prevenire un incidente nucleare che derivi da danni materiali causati da mezzi militari”, si legge nel rapporto del team guidato da Rafael Grossi. Per questo è necessario fermare i bombardamenti nell’area e garantire il “contenimento della radioattività”. I bombardamenti nelle vicinanze della centrale aumentano il carico di stress e di pressione del personale operativo (ucraino) e rischia di “portare a un aumento degli errori umani con implicazioni sulla sicurezza nucleare”, secondo il documento presentato all’Onu.
Una situazione al limite, dunque, ma ancora sotto controllo: “Sebbene i bombardamenti in corso non abbiano ancora innescato un’emergenza nucleare, continuano a rappresentare una costante minaccia per la sicurezza e la protezione nucleare con potenziale impatto sulle funzioni di sicurezza critiche che potrebbero comportare conseguenze radiologiche di grande importanza per la sicurezza”, scrivono i tecnici. A Zaporizhzhia sono rimasti alcuni ispettori dell’Aiea per continuare a valutare lo stato della centrale nucleare ma anche avere una presenza di un organismo internazionale che possa limitare i bombardamenti da parte dei due eserciti.
"Gli ispettori sono lì, possiamo trovare un accordo su meccanismi protettivi semplici ma incredibilmente importanti per evitare il bombardamento della centrale", ha detto il direttore generale Grossi, parlando in video al Consiglio di Sicurezza Onu. “In passato – ha ricordato – quando gli ispettori Aiea erano in siti con situazioni difficili come Chernobyl o Iraq era dopo che i fatti erano già avvenuti, per raccogliere i pezzi. Ora invece c'è l'imperativo storico di prevenire qualcosa".
E alla luce del rapporto, la Russia ha chiesto all'Aiea dei "chiarimenti", ha dichiarato a Interfax il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. "C'è bisogno di chiarimenti supplementari, perché quel rapporto contiene un certo numero di punti interrogativi. Abbiamo chiesto questi chiarimenti al direttore generale dell'Aiea". Intanto l'ambasciatore russo all'Onu ha deplorato che il rapporto non "indicasse chiaramente" che sarebbero gli ucraini a bombardare la zona della centrale.
Anche le autorità cinesi si dicono preoccupate per i bombardamenti in corso sulla centrale nucleare, ha detto al Consiglio di sicurezza dell'Onu il vice inviato cinese Geng Shuang. "Nonostante i ripetuti avvertimenti e appelli della comunità internazionale, i bombardamenti della centrale continuano anche dopo che i visitatori dell'Aia sono arrivati lì", ha affermato Geng, citato dall'agenzia russa Tass. "Questo è davvero preoccupante", ha sottolineato. Il rappresentante dei Pechino all'Onu ha enfatizzato infine come i fatti di Chernobyl e Fukushima non siano ancora "sbiaditi nella memoria" e che "il mondo non può permettersi un altro disastro nucleare".