
“L'ultima parola sia dei cittadini sammarinesi, perché in un Paese democratico deve essere così”. Nel rilanciare l'urgenza di un referendum sull'accordo di Associazione con l'Unione Europea, il Partito Socialista torna sulle dichiarazioni dell'ambasciatore di Andorra (circa presunte riserve dell'Italia riguardo i controlli finanziari) per mettere al centro l'avanzamento delle trattative con l'Ue, il rapporto con Roma, l'esigenza di un quadro chiaro su costi e benefici dell'accordo stesso. “La riprova della mancanza di trasparenza” spiega Augusto Casali, coordinatore PS, si evidenzia nel fatto che i cittadini sono venuti a conoscenza delle problematiche da un ambasciatore andorrano”.
Il dato politico, in questa conferenza stampa convocata da un partito in coalizione con Libera e quindi di maggioranza, sta proprio nella critiche all'esecutivo, perché pur evidenziando che la situazione sia stata in parte ereditata da questo governo, il Partito Socialista punta il dito contro le giustificazioni “un po' raffazzonate di membri dell'esecutivo”, che volevano limitare a questioni tecniche le dichiarazioni dell'ambasciatore andorrano. “Se il segretario Beccari in commissione esteri si è detto disposto a riprendere le interlocuzioni per armonizzare le posizioni” vuole dire che i problemi ci sono” taglia corto Augusto Casali.
Politicamente rilevante anche il fatto che, secondo il PS, ci sarebbe in Consiglio la stragrande maggioranza delle forze politiche che stanno seguendo la strada intrapresa più per motivi tattico-politici che per convinzione autentica. L'altro argomento forte “visto che il percorso si è arenato su un'osservazione italiana in merito agli aspetti bilaterali” è l'equilibrio con Roma. Sarebbe stato opportuno- secondo Erik Casali, membro della Segreteria PS - mettere in sicurezza o ammodernare l'accordo con l'Italia, e poi, eventualmente, fare quello di associazione con l'UE, con l'appoggio e l'accompagnamento di uno dei paesi fondatori.
Cautela e non pregiudizio, premette il PS che non rinuncia ad una riflessione sul tempismo: l'Europa, più che preoccuparsi della difesa comune, si è concentrata sulle misure delle vongole. Ed ora è messa all'angolo delle trattative che contano in campo internazionale. Anche per questo è importante che l'ultima parola sia dei cittadini.
Nel servizio l'intervista a Erik Casali, membro Segreteria PS