Innanzitutto sono previste due sessioni del Consiglio Grande e Generale e i movimenti all’interno di molti partiti, in primis quello di maggioranza relativa, fanno pensare che anche in queste festività ci sarà l’occasione per incontri più o meno informali.
I cinque dissidenti, dopo la celebrazione del Congresso dei Socialisti e Democratici, non hanno fatto mistero delle loro intenzioni e richieste: aprire l’orizzonte della coalizione ad Europopolari e Nuovo Partito Socialista. E fin qui nulla di nuovo. Gli incontri o cene, subito dopo il consiglio natalizio, rientrano in questa ottica. Ma c’è chi, all’interno del Psd, è portato a comprendere certe pulsioni, chi invece è portato a stigmatizzarle: l’obiettivo del partito uscito dall’assise è chiaro, ogni deviazione dalla strada maestra rappresenta una grave strategia alternativa.
Passate le feste ci sarà comunque tempo per un chiarimento, e il primo appuntamento è fissato per il 9 gennaio con la neonata direzione del Psd che dovrà a sua volta nominare la segreteria del partito.
Tra indiscrezioni e incertezze l’unico dato sicuro è che i colloqui all’interno degli 11 partiti avvengono a 360 gradi, soprattutto in vista dell’appuntamento del 16 marzo, quando si celebrerà il referendum sulla preferenza unica.
I cinque dissidenti, dopo la celebrazione del Congresso dei Socialisti e Democratici, non hanno fatto mistero delle loro intenzioni e richieste: aprire l’orizzonte della coalizione ad Europopolari e Nuovo Partito Socialista. E fin qui nulla di nuovo. Gli incontri o cene, subito dopo il consiglio natalizio, rientrano in questa ottica. Ma c’è chi, all’interno del Psd, è portato a comprendere certe pulsioni, chi invece è portato a stigmatizzarle: l’obiettivo del partito uscito dall’assise è chiaro, ogni deviazione dalla strada maestra rappresenta una grave strategia alternativa.
Passate le feste ci sarà comunque tempo per un chiarimento, e il primo appuntamento è fissato per il 9 gennaio con la neonata direzione del Psd che dovrà a sua volta nominare la segreteria del partito.
Tra indiscrezioni e incertezze l’unico dato sicuro è che i colloqui all’interno degli 11 partiti avvengono a 360 gradi, soprattutto in vista dell’appuntamento del 16 marzo, quando si celebrerà il referendum sulla preferenza unica.
Riproduzione riservata ©