La notizia arriva dal Congresso di Stato che rivede le cifre pubbliche e attesta il deficit in quasi 46 milioni di euro. Un disavanzo frutto più della crisi economica globale che delle vicende contingenti sammarinesi, come Carisp e Moneyval. “I cui effetti – per il Segretario alle Finanze – si risentiranno più nel 2010. Parliamo di proiezioni perché le cifre sono ancora oggetto di verifiche”. “ Stiamo risparmiando – dice Gatti – anche se dobbiamo fare i conti con l’ulteriore flessione dei giochi della sorte, incasseremo 2 milioni e mezzo, meno 20%; con minori introiti della Monofase. Per 72 milioni di euro, compensati dalla diminuzione delle uscite per i rimborsi di 66 milioni”. Sostanzialmente stabili le entrate Igr, mentre notizie positive arrivano dalle imposte sui prodotti petroliferi: più 1,5 milioni di euro. A preoccupare il Governo l’andamento dei dazi doganali. I 3milioni e mezzo in meno fotografano gli effetti della crisi. Alla voce uscite da registrare anche i 5 milioni di euro a favore degli ammortizzatori sociali e gli oltre 11 milioni di sostegno al fondo pensioni di artigiani e commercianti. L’ impegno per il prossimo anno sarà quello di limitare la spesa corrente per favorire nuovi investimenti. Bilancio che approderà in aula in settembre. Capitolo indennità, vero tormentone dell’estate. “Nessuna delibera secretata”, ribadisce Valeria Ciavatta in relazione ala concessione di alcune indennità dirigenziali. “Le delibere vengono inserite sul sito una volta legittimate”.
“Il riconoscimento ai dirigenti della finanza pubblica e del Tributario – prosegue il Segretario agli Interni – peraltro non in organico, tengono conto dell’importanza dell’Ufficio e non delle persone”. Cita gli stipendi dei due dirigenti in questione “si tratta comunque di importi inferiori a quelli precedenti nello stesso ruolo. Importi inferiori rispetto al passato anche per altre figure di responsabilità”. La legge sulla dirigenza impone la definizione dei nuovi uffici e di conseguenza delle relative retribuzioni mettendo fine alla giungla retributiva che vede 120 differenti posizioni nella Pa. Tanto che molti dipendenti prendono più del proprio responsabile.
Giovanna Bartolucci
“Il riconoscimento ai dirigenti della finanza pubblica e del Tributario – prosegue il Segretario agli Interni – peraltro non in organico, tengono conto dell’importanza dell’Ufficio e non delle persone”. Cita gli stipendi dei due dirigenti in questione “si tratta comunque di importi inferiori a quelli precedenti nello stesso ruolo. Importi inferiori rispetto al passato anche per altre figure di responsabilità”. La legge sulla dirigenza impone la definizione dei nuovi uffici e di conseguenza delle relative retribuzioni mettendo fine alla giungla retributiva che vede 120 differenti posizioni nella Pa. Tanto che molti dipendenti prendono più del proprio responsabile.
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