“Non abbiamo proposto alcunchè sui collegi esteri. Stiamo esaminando la proposta di riforma della legge elettorale e consegneremo un nostro documento alle forze politiche sperando di poter influire sulla stesura finale della legge”. La Presidente della Consulta Anna Maria Ceccoli Neri, smentisce le notizie diffuse dalla stampa parlando di cattiva interpretazione del dibattito che sta interessando i lavori dell’assemblea. Di fatto la Consulta non ha affrontato temi specifici come le quote rosa, gli sbarramenti, il premio di maggioranza, per non creare divisioni al proprio interno così come non intende e non può chiedere il collegio estero anche perché – è stato sottolineato – abbiamo una indicazione contraria da parte delle comunità. Il documento che si sta discutendo e che verrà consegnato alle forze politiche, chiede l’abrogazione con effetto retroattivo, dell’articolo 7 della legge sulla cittadinanza perché – affermano – è fonte di discriminazione fra i cittadini. Si propone anche di prevedere modalità alternative per l’esercizio di voto nell’ipotesi del ricorso al ballottaggio così come si suggerisce di sostituire i certificati elettorali con tessere cartacee o magnetiche, di prevedere per l’autenticazione delle firme degli elettori-presentatori di liste anche le autorità consolari e di inserire le comunità all’estero nell’articolo che fissa le regole per ampliare l’informazione dei cittadini in vista delle elezioni. Per quanto riguarda eventuali modalità differenziate del voto estero la Consulta, in attesa di conoscere le proposte delle forze politiche, si riserva fin d’ora di dare la massima disponibilità sia per esaminarle che per le scelte che si faranno su questo tema nella convinzione che il voto estero abbia sempre lo stesso valore di quello interno.
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