In occasione della Giornata Internazionale della Pace, che si celebra in tutto il mondo il 21 settembre, la Reggenza interviene con un messaggio per riflettere sul pesante prezzo che l’umanità ha pagato nei secoli e sta tuttora pagando per la guerra. La ricorrenza – scrivono i Capitani Reggenti - è l’occasione per interrogarsi sull’impegno dei singoli Stati e dell’intera comunità internazionale circa la costruzione di un futuro di pace. Pace che non può prescindere dalla tutela dei diritti, uguali e inalienabili, di ogni essere umano.
“Di fronte alle sfide e alle minacce che oggi incombono sui modi consolidati della nostra convivenza – scrive la Reggenza - riteniamo si debba riaffermare con forza il principio che la dignità di ogni essere umano deve essere tutelata al di là di ogni differenza e diversità, e impegnarci in una ricerca continua e incessante dell’incontro e del dialogo, senza rinunciare alle proprie convinzioni, ma tendendo al rispetto e alla comprensione reciproca”. Infine un appello affinché ognuno, anche nel proprio agire quotidiano di cittadino, onori i valori che sono propri della storia della Repubblica, per poi trasmetterli alle generazioni future.
“Di fronte alle sfide e alle minacce che oggi incombono sui modi consolidati della nostra convivenza – scrive la Reggenza - riteniamo si debba riaffermare con forza il principio che la dignità di ogni essere umano deve essere tutelata al di là di ogni differenza e diversità, e impegnarci in una ricerca continua e incessante dell’incontro e del dialogo, senza rinunciare alle proprie convinzioni, ma tendendo al rispetto e alla comprensione reciproca”. Infine un appello affinché ognuno, anche nel proprio agire quotidiano di cittadino, onori i valori che sono propri della storia della Repubblica, per poi trasmetterli alle generazioni future.
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