![Saddam Hussein, prima dell'esecuzione](https://sanmarinortv.sm/media/cache/fe_article_detail_full_half/uploads/img/photo/6f/6f790a3c97709d1b90e173f13577570952f292e718087.jpg)
Questa mattina all’alba è stato giustiziato, tramite impiccagione, Saddam Hussein. Una esecuzione annunciata e portata a termine, nonostante i numerosi appelli della comunità internazionale. Dopo l’impiccagione, soddisfazione negli Stati Uniti e in Iran, cordoglio nei paesi arabi e ferma condanna in Europa.
L’esecuzione di Saddam Hussein trova la condanna anche del segretario agli Affari Esteri: “La cultura che esprime l’Europa, e quindi San Marino, per tradizione e convinzione, è quella di essere contrari alla pena di morte – dice Fiorenzo Stolfi -, anche quando ci si trova di fronte a personaggi che hanno sicuramente compiuto i delitti più efferati.
Credo che la civiltà dei popoli non si esprima con questi atti per cui rimane l’amaro in bocca e la convinzione che non sia stato fatto quello che si doveva fare: una galera a vita – prosegue il segretario agli esteri - per molti versi sarebbe stata una maggiore punizione. Un fatto che dimostra quanto ci sia ancora da lavorare.
Siamo di fronte a culture diverse per tradizione e concezioni della vita stessa, ma queste c’erano anche prima dell’ esecuzione di Saddam" – per Fiorenzo Stolfi, che , sul dialogo interreligioso portato avanti dalla presidenza sammarinese al Consiglio d’ Europa, si dice convinto che ci sia un lavoro grande e importante da fare .
“Quest’ultimo episodio non fa che aumentare la consapevolezza dell’importanza del nostro lavoro e la convinzione di portarlo avanti con la maggiore determinazione possibile: prima facciamo meglio è”.
L’esecuzione di Saddam Hussein trova la condanna anche del segretario agli Affari Esteri: “La cultura che esprime l’Europa, e quindi San Marino, per tradizione e convinzione, è quella di essere contrari alla pena di morte – dice Fiorenzo Stolfi -, anche quando ci si trova di fronte a personaggi che hanno sicuramente compiuto i delitti più efferati.
Credo che la civiltà dei popoli non si esprima con questi atti per cui rimane l’amaro in bocca e la convinzione che non sia stato fatto quello che si doveva fare: una galera a vita – prosegue il segretario agli esteri - per molti versi sarebbe stata una maggiore punizione. Un fatto che dimostra quanto ci sia ancora da lavorare.
Siamo di fronte a culture diverse per tradizione e concezioni della vita stessa, ma queste c’erano anche prima dell’ esecuzione di Saddam" – per Fiorenzo Stolfi, che , sul dialogo interreligioso portato avanti dalla presidenza sammarinese al Consiglio d’ Europa, si dice convinto che ci sia un lavoro grande e importante da fare .
“Quest’ultimo episodio non fa che aumentare la consapevolezza dell’importanza del nostro lavoro e la convinzione di portarlo avanti con la maggiore determinazione possibile: prima facciamo meglio è”.
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