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Grandi manovre: settimane decisive per le future alleanze

7 nov 2015
Grandi manovre: settimane decisive per le future alleanzeGrandi manovre: settimane decisive per le future alleanze
Grandi manovre: settimane decisive per le future alleanze - Si aprono giorni di incontri e decisioni importanti. L'aria è pesante, c'è chi è pronto alla resa de...
Si aprono giorni di incontri e decisioni importanti. L'aria è pesante, c'è chi è pronto alla resa dei conti. Potrebbero esserci sorprese già questa settimana. Martedì si riunisce l'esecutivo del partito socialista, il giorno successivo è il turno dell'esecutivo del psd, mentre il 16 toccherà al Consiglio Centrale della Dc. C'è aria di campagna elettorale, ma il gioco di alleanze ancora tutto da definire rende l'ipotesi delle elezioni anticipate temibile per la maggior parte dei partiti. Del resto regna una certa confusione, ed è legata a mal di pancia, vecchie ruggini, ma anche a prese di posizione diverse su temi fondamentali. La dc è alle prese con una lotta interna per l'assunzione della leadership, e non è un mistero che ci siano frizioni fra l'attuale gruppo dirigente e Alleanza Popolare. La questione Cassa di Risparmio ha generato tensioni non solo con parte della Dc ma anche con Noi Sammarinesi. I rapporti sono piuttosto freddi – conferma Mario Venturini - e c'è ormai distanza fra il movimento di Maria Luisa Berti e il progetto di Ap e Upr Repubblica Futura. In questo momento Alleanza Popolare sembra più in sintonia con parte dell'opposizione che con i colleghi di maggioranza. La partita ora si gioca sul bilancio. Guardando a sinistra la lotta si fa accesa sulla politica delle alleanze. Nel Psd c'è chi infatti non tollera il governo con la Dc. Ne è la prova l'apertura a Sinistra Unita. Ma all'interno c'è anche un' anima che vorrebbe continuare il percorso intrapreso con via delle scalette e teme una spaccatura. Situazione simile la troviamo anche nel partito socialista dove è in corso un confronto interno fra chi come il Segretario Celli vorrebbe l'aggregazione delle sinistre e spinge verso la costruzione dell'area riformista e chi, come il capogruppo Andreoli, è fortemente legato al simbolo e non vuole mettere in discussione il rapporto con la Dc. Insomma, da domani si apre una fese molto delicata che definirà l'assetto politico futuro.

Monica Fabbri

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