Non si illuda chi vede nell'unanimità del voto sulle dimissioni della Lazzarini una schiarita. In via Rovellino il cielo resta grigio. A confermarlo il comunicato di Ssd, a poche ore dalla Direzione, firmato dalla stessa Lazzarini, Giuseppe Morganti e dagli altri 4 Consiglieri Dem. Il Psd si trova nella paradossale situazione in cui due anime rivendicano ciascuna la linea del partito. Per i socialisti di Belluzzi e i democratici che fanno capo a Marino Riccardi fa storia la votazione della Direzione, gli altri si richiamano a quanto precedentemente stabilito. Quel che è certo è che le scadenze si avvicinano e mancano ancora il confronto su contenuti e liste. Iro Belluzzi ne è consapevole: “si sta perdendo tempo prezioso. Abbiamo bisogno di chiarezza” – dice. “In parte c'è stata nel momento in cui il Segretario ha dichiarato che avrebbe ritirato le dimissioni solo se si cambiava quanto deliberato”. Belluzzi invita quindi i compagni Dem a smettere di fare ostruzionismo. “Chiediamo correttezza e la esigiamo da chi si definisce democratico. Le idee le abbiamo ma occorre mettersi al lavoro velocemente.” Serve infatti un confronto con la Dc che ancora non c'è stato. “Non abbiamo sancito alcuna alleanza – precisa Belluzzi – prima dobbiamo sviscerare contenuti e confrontarci per verificare condivisioni”. Spiega però che non si possono costruire un progetto politico e un governo senza partire dai partiti più rappresentativi per arrivare ad un patto sociale ed affrontare le criticità. Tanto più che la Dc è ancora alleato di Governo e con loro non c'è stata rottura". Con tutta probabilità verrà convocata in settimana la Segreteria per verificare le posizioni e valutare il da farsi. Belluzzi lancia l'appello: “chiedo che si ritorni a collaborare tutti quanti insieme nel rispetto di maggioranza, minoranza e decisioni assunte negli organismi”. Sfumata la possibilità di celebrare il Congresso a settembre, c'è chi proponeva l'Assemblea Congressuale. Non si farà, non c'è più tempo. In questo clima ancora incerto c'è però chi sta lavorando per costruire una coalizione. Lo starebbero facendo i Dem del Psd con Repubblica futura, Civico 10, Su e Labdem. Il confronto sui programmi è aperto e sta andando avanti.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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