Logo San Marino RTV

Mancini spiega perché non ha autorizzato la pubblicazione integrale delle sofferenze bancarie

Zafferani di Rf: "È presidente della commissione finanze e quindi le sue scelte personali hanno una rilevanza maggiore. Giudicheranno gli elettori".

di Luca Salvatori
30 dic 2022
Alessandro Mancini
Alessandro Mancini

Solo Alessandro Mancini, tra i 60 consiglieri, non ha autorizzato la pubblicazione integrale delle sue sofferenze bancarie, che sono i debiti che, a parere di una banca, il debitore non è in grado di estinguere. L'adempimento è facoltativo ed è previsto dal codice di condotta dei parlamentari, entrato in vigore quest'anno, su raccomandazione del Greco, l'organo anti-corruzione del Consiglio d'Europa. Mancini ha spiegato le sue ragioni, rispondendo ad una domanda durante l'ultima puntata di Palazzo Pubblico. “È molto semplice la risposta. Io – ha dichiarato Mancini - come tutti i consiglieri ho adempiuto a tutte le raccomandazioni del codice di condotta. Ho dichiarato i miei patrimoni. Ho dichiarato e le mie quote partecipative. Non ho potuto dichiarare tanti beni detenuti all'estero... come per fortuna hanno altri colleghi... perché non li ho, e ho dichiarato anche le mie sofferenze personali. Da terzi mi è stato chiesto di essere tutelati e mi sembrava giusto e corretto tutelare i terzi”. Mancini ha quindi dichiarato solo 15.000 euro di sofferenze bancarie personali, ma non l'ammontare delle sofferenze a lui riconducibili nelle società di cui ha delle quote. “Come partito – ha commentato Andrea Zafferani, di RF – valuteremo se prendere una posizione pubblica sull'argomento. Giudicheranno gli elettori. Certamente il consigliere Mancini ha anche un ruolo istituzionale, perché è presidente della Commissione Finanze. Quindi le sue scelte personali hanno anche una rilevanza maggiore”.





Riproduzione riservata ©