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Maratona Bilancio: ripreso l'esame dell'articolato. Respinti diversi emendamenti di Libera

21 dic 2022
Il Segretario Marco Gatti in aula
Il Segretario Marco Gatti in aula

Dopo il via libera all'articolo sull'emissione di debito pubblico, si è ripreso nel pomeriggio con il dibattito sull'emendamento delle Opposizioni nel quale si chiede di vietare all'Eccellentissima Camera l'esercizio dell'azione civile contro i giornalisti iscritti alla Consulta. I toni – dopo le scintille di questa mattina - restano tesi. Un esponente di RETE ha parlato di iniziativa provocatoria ed incostituzionale, ricordando inoltre vicende avvenute nella scorsa Legislatura. Emendamento “provocatorio” anche per DML. Potrebbe avere “più senso”, invece – è stato detto -, la proposta presentata in subordine, nella quale si prevede che la rappresentanza dell'Eccellentissima Camera, nell'azione civile, possa essere conferita esclusivamente all'Avvocatura dello Stato. Ma in questo caso - è stato osservato – si fa riferimento ad una sola tipologia di reati: quelli commessi da giornalisti. Ribadita in ogni caso la centralità della libertà di scelta. Sostanzialmente una legge ad personam – secondo una rappresentante del PDCS -; da qui una domanda: “che fiducia possono avere i cittadini”. “Se vogliamo ragionare della libertà di informazione molto volentieri ma certamente questo non è lo strumento giusto”, così un esponente di NPR; purtroppo – ha aggiunto - c'è anche una informazione che non è veritiera.

Il diritto di critica in Repubblica è garantito, ha osservato il Segretario Gatti. Chi ha poche garanzie, forse, è la politica, i cui rappresentanti – a suo avviso – sono esposti a pratiche diffamatorie. RF – in fase di replica - ha parlato di prevaricazioni e prepotenze con soldi pubblici; dito puntato poi contro RETE, accusata di avere cambiato postura su queste tematiche. Emendamenti bocciati. Si è passati dunque all'articolo 3, estremamente tecnico, e relativo alla proroga di disposizioni normative. Sull'articolo era stata presentata da Libera una serie interminabile di emendamenti di carattere ostruzionistico; ma sono stati ritirati, in virtù dell'accordo raggiunto ieri che prevede lo “slittamento” del DES ed il prosieguo della sessione fino all'approvazione della Legge di Bilancio. Un esponente di DML ha sottolineato i punti salienti dell'articolo: la conferma del mantenimento delle imposte per il trasferimento di immobili - ridotte già dal 2020 - fino a tutto il 2023. Questione sentita – ha spiegato - visto l'aumento dei costi del mercato immobiliare.

Posto l'accento anche sulla proroga degli effetti di una delibera di aprile che andava ad imporre a tutte le associazioni ad iscriversi alla Consulta. Importante – ha detto il membro di Motus - perché si consente a molte associazioni di prendere una decisione ponderata, anche alla luce della futura modifica della legge sulle associazioni. Parere dunque “molto positivo”. Articolo approvato. Poi un emendamento aggiuntivo di Libera per l'introduzione dei “certificati verdi di credito fiscale”. Già da due anni vi sono disposizioni normative per incentivare l'efficientamento energetico degli edifici tramite credito fiscale, è stato spiegato. Ma l'accesso è spesso possibile solo per pochi abbienti, ad alta tassazione. Necessario dunque un cambio di approccio, ad avviso di Libera, sul tema della transizione ecologica. I certificati verdi sono un'attestazione di credito fiscale rilasciata a copertura dei benefici fiscali previsti per gli interventi di sostenibilità ambientale, efficientamento energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili.

Oltre che per il pagamento di imposte – è stato detto - possono essere spesi per l'intervento stesso. A richiesta, inoltre, il credito fiscale – fino ad un massimo annuo di 10.000 euro - può essere trasformato in credito di pari importo su Smac. Di fatto, insomma, diventerebbero denaro – è stato spiegato -, potendo generare economia. Per il 2023 è ipotizzato uno stanziamento di 15 milioni di euro. Ma l'impatto sul debito è rilevante, ha spiegato il Segretario Gatti, così come sulla liquidità dello Stato. Un intervento di questo tipo avrebbe bisogno di uno studio approfondito di benefici e controindicazioni. Emendamento respinto. 

Sulla stessa falsariga quello successivo, nel quale si propone un “Contributo a Fondo perduto mediante il riconoscimento di credito fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti e per la produzione di energia da fonti rinnovabili”. Il Segretario Canti ha ricordato comunque un documento già approvato ed in vigore sugli incentivi; l'emendamento sarebbe dunque “pleonastico” rispetto allo strumento oggi a disposizione. Copione che si è ripetuto anche successivamente, sempre su emendamenti a tema “green”; ritenuti strategici da Libera. Diversi anche quelli sul tema dell'approvvigionamento e della riduzione dei consumi idrici. Auspicato, sul punto, quantomeno l'avvio di un confronto approfondito. Fra le proposte si chiedeva di dare mandato all'AASS di verificare la fattibilità di una acquisizione di quote nella Società Romagna Acque. Sono già stati fatti incontri ed intavolate trattative, ha annunciato dal canto suo il Segretario Canti. Essere soci – ha spiegato - significa fra le altre cose avere la garanzia di un minimo di approvvigionamento nei periodi siccitosi. Anche questo emendamento è stato respinto. Si è quindi arrivati ad una proposta sulla quale Libera aveva in passato più volte insistito: destinare cioè almeno il 60% degli introiti derivanti dalla vendita di immobili pubblici per l'acquisto di beni immobili strategici per l'attuazione di politiche di tutela ambientale. La rimanente parte per interventi a sostegno della ricerca. Perplessità, però, del Segretario Gatti, sul fatto che si vincolino risorse di bilancio, e che potrebbero essere utilizzate ad esempio per la riduzione del debito.





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