“Il mio gesto non intende assolutamente mettere in discussione né il processo di unificazione e neppure il Governo straordinario'. Il giorno dopo la decisione di rimettere il proprio mandato nelle mani del suo partito, Giuseppe Morganti aggiusta il tiro e conferma l’uno e l’altro percorso. Sul fronte interno il Segretario dei Democratici si dice contento che la sua presa di posizione possa rafforzare l’unità generale e, conseguentemente, il progetto politico di unificazione che – dichiara – resta il più grande progetto della storia politica di questi ultimi tempi. Certo – aggiunge – questo non può che passare attraverso una indiscutibile unità interna alle due forze. Per quel che riguarda invece la tenuta della maggioranza del Governo Straordinario, Morganti parla di ottima salute e nessun rischio di scalfirla. “Il caso Francini – dichiara – è un fatto marginale, non riguarda questo governo, considerato che il caso patente è nato e cresciuto prima dell’alleanza a tre. Siamo usciti dal Consiglio con un’ottima legge Finanziaria, di svolta, che pensa seriamente al Paese, e questo la dice lunga sulle volontà di questo esecutivo. Se non ci fossero state le condizioni per un documento di questa portata allora sì – afferma Morganti – la coalizione si sarebbe dovuta mettere in discussione, ma così non è e si continua a lavorare sui punti già indicati”.
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