C’è fermento politico a San Marino. Che parte dal basso. Il terremoto delle amministrative in Italia è storia recente. Solo un test, per qualcuno. Ma dal verdetto importante. Facile trovare similitudini fra il Movimento 5 Stelle e l’attivismo sammarinese degli ultimi tempi. Sul Titano c’erano già diversi movimenti: per San Marino, San Marino ai sammarinesi, Sottomarino, San Marino dei Valori. Gli ultimi nati sono “gli arancioni” e “Rete”. Gli Arancioni si definiscono un laboratorio di proposte e s’ispirano all’ideologia socialista. Due dei padri fondatori sono membri del consiglio direttivo del Psrs. Anche Rete ha il cuore a sinistra, ma si distingue per un punto fermo: non vuole chi abbia ricoperto ruoli politici. Dovesse, un domani, entrare in Consiglio, riuscirà a dialogare con i soliti vecchi nomi? “Se ne vedranno delle belle!”- risponde Matteo Zeppa del movimento “Rete”- - finalmente dovranno ascoltarci”.
Voci giovani, fuori dal coro, che guardano con interesse a quanto sta succedendo in Italia. Lì la chiamano antipolitica. Per Nicola Giardi de “gli Arancioni”, è stanchezza nei confronti delle solite facce e delle promesse disattese. Matteo Zeppa non cerca voti di protesta, e rimarca che il suo movimento ha un programma, nuove proposte per rilanciare il paese. Non tutti, in verità, hanno deciso se entrare nell’agone politico. Ma qualcuno – invece – sta già affilando le armi in vista delle prossime elezioni.
Monica Fabbri
Voci giovani, fuori dal coro, che guardano con interesse a quanto sta succedendo in Italia. Lì la chiamano antipolitica. Per Nicola Giardi de “gli Arancioni”, è stanchezza nei confronti delle solite facce e delle promesse disattese. Matteo Zeppa non cerca voti di protesta, e rimarca che il suo movimento ha un programma, nuove proposte per rilanciare il paese. Non tutti, in verità, hanno deciso se entrare nell’agone politico. Ma qualcuno – invece – sta già affilando le armi in vista delle prossime elezioni.
Monica Fabbri
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