Il tavolo riformista diventa Costituente dei Riformisti. E apre alla società civile. La data non è stata scelta a caso. Quale giorno migliore della festa della democrazia e della libertà? C'è entusiasmo fra i partecipanti, c'è chi parla di 'sogno della sinistra'. Tra il pubblico troviamo facce note, di maggioranza ed opposizione. Ma chi era venuto per sentire parlare di alleanze rimane deluso. E' un lancio programmatico, non politico. Prima i contenuti, dunque, suddivisi per argomento come nelle Commissioni Consiliari. Ha impegnato per due mesi quattro gruppi di lavoro. Toccano tutti i grandi temi: dalla sanità al turismo, dalla pa al territorio. Non mancano i diritti civili, che in Italia hanno diviso il Pd. Ci sono il riconoscimento delle unioni omosessuali, con l'apertura di un dibattito sulle adozioni; la depenalizzazione del reato di aborto e il testamento biologico omissivo.
Prossimo obiettivo: manifesto costitutivo.
La nuova fase metterà al lavoro anche i consiglieri indipendenti, oggi intervenuti in veste di ospiti, accanto a Labdem e Liberamente.
Si vuole andare oltre simboli, ideologie, mettere fine a divisioni e contrasti pur di vedere i riformisti alla guida del paese. “Serve unità d'intenti – dice Pedini Amati - dobbiamo credere in un progetto comune”. Anche lui torna sulle future alleanze. “Non possiamo permetterci di parlarne o fare preclusioni preconcette - spiega. Le costruiremo”.
Mentre Luca Lazzari avverte: "senza un progetto politico forte la questione delle alleanze ha a che fare solo con l'opportunità o meno di essere al Governo. Ma non con il riformare. Per costruire un soggetto forte ci vuole tempo". E domanda a chi è in maggioranza: "lo abbiamo il tempo?"
MF
Nel servizio le interviste a Marina Lazzarini (Segretario Psd) e Vanessa d'Ambrosio ( Coordinatore SU)
Prossimo obiettivo: manifesto costitutivo.
La nuova fase metterà al lavoro anche i consiglieri indipendenti, oggi intervenuti in veste di ospiti, accanto a Labdem e Liberamente.
Si vuole andare oltre simboli, ideologie, mettere fine a divisioni e contrasti pur di vedere i riformisti alla guida del paese. “Serve unità d'intenti – dice Pedini Amati - dobbiamo credere in un progetto comune”. Anche lui torna sulle future alleanze. “Non possiamo permetterci di parlarne o fare preclusioni preconcette - spiega. Le costruiremo”.
Mentre Luca Lazzari avverte: "senza un progetto politico forte la questione delle alleanze ha a che fare solo con l'opportunità o meno di essere al Governo. Ma non con il riformare. Per costruire un soggetto forte ci vuole tempo". E domanda a chi è in maggioranza: "lo abbiamo il tempo?"
MF
Nel servizio le interviste a Marina Lazzarini (Segretario Psd) e Vanessa d'Ambrosio ( Coordinatore SU)
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