Nessun lancio di pomodori e nessuna contestazione alla direzione del Psd ieri sera. Qualcuno aveva ipotizzato sit-in, proteste anche plateali fuori dalla sede di via Rovellino, in realtà nulla di tutto questo c'è stato e la direzione si è svolta in maniera tranquilla, con un ampio dibattito sul punto all'ordine del giorno, ossia le dimissioni di Marina Lazzarini come segretario del partito.
La direzione ha respinto tali dimissioni ma il segretario non ha intenzione di revocarle, dovrà confermarle con un atto aggiuntivo. Su chi potrebbe prendere il suo posto, saranno segreteria e gruppo consiliare a fare una proposta alla direzione, ma con ogni probabilità si opterà per la nomina di un gruppo che incarichi di traghettare il partito alle elezioni politiche e subito dopo al congresso, quando sarà deciso il nuovo segretario. Sulla presunta spaccatura all'interno del Psd, il confronto è ancora acceso e le anime si scaldano, tantissimi i richiami all'unità del partito espressi anche ieri sera, qualcuno ha anche fatto notare che non si può essere sempre d'accordo con le decisioni, ma le battaglie andrebbero condotte sempre all'interno del partito, non abbandonandolo.
La direzione ha respinto tali dimissioni ma il segretario non ha intenzione di revocarle, dovrà confermarle con un atto aggiuntivo. Su chi potrebbe prendere il suo posto, saranno segreteria e gruppo consiliare a fare una proposta alla direzione, ma con ogni probabilità si opterà per la nomina di un gruppo che incarichi di traghettare il partito alle elezioni politiche e subito dopo al congresso, quando sarà deciso il nuovo segretario. Sulla presunta spaccatura all'interno del Psd, il confronto è ancora acceso e le anime si scaldano, tantissimi i richiami all'unità del partito espressi anche ieri sera, qualcuno ha anche fatto notare che non si può essere sempre d'accordo con le decisioni, ma le battaglie andrebbero condotte sempre all'interno del partito, non abbandonandolo.
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