Il Psd si confronta sulle prospettive che si aprono alla soluzione della crisi. La maggioranza politica c’è ancora e si continua a ragionare insieme per trovare una via d’uscita. Al momento non sembrano esserci delle schiarite, anche se che i colloqui di queste ore per la politica, servono a definire future convergenze e dunque coalizioni, mentre solo successivamente si entrerà nel discorso governo, e di conseguenza di parlerà di poltrone. Da qui a lunedì non sono previsti altri incontri, almeno ufficiali, mentre i tre partiti della maggioranza si rivedranno poco prima dell’apertura del Consiglio Grande e Generale che prenderà atto della crisi. Acque molto agitate in casa di Nuovo Partito Socialista. Paolo Bollini, dopo il duro scontro con il segretario Augusto Casali, ha consegnato al presidente la lettera di dimissioni dal partito e non sembra intenzionato a cambiare idea. Per lui, in futuro, si profila una aggregazione con il polo di centrosinistra, mentre la segreteria di Nps si riunirà all’inizio della prossima settimana, con Augusto Casali deciso a spiegare quale era il piano di destabilizzazione del partito. A proposito di riunioni, domenica è previsto l’esecutivo degli Europopolari. Un incontro in agenda da tempo per una analisi della situazione politica, ma che allo stato attuale, riveste ancora più importanza. Su quale sarà la soluzione alla crisi è presto per dirlo, resta comunque una preoccupazione forte da parte dei partiti più forti: il bilancio previsionale per il 2008. Una spada di Damocle che potrebbe portare alla ricerca di una soluzione in tempi brevi, per rispettare l’iter consiliare della finanziaria.
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